Cassino,traffico e disagi alla Folcara: la rabbia di preside e genitori

Cassino,traffico e disagi alla Folcara: la rabbia di preside e genitori
Anno scolastico nuovo, problemi alla viabilità vecchi. I disagi riguardano i plessi di via Sant'Angelo, in località Folcara, poco distante dalla sede...

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Anno scolastico nuovo, problemi alla viabilità vecchi. I disagi riguardano i plessi di via Sant'Angelo, in località Folcara, poco distante dalla sede dell'Università dove si trova sia il liceo Scientifico che il biennio e il triennio dell'Itis: parliamo di migliaia di studenti. Inevitabilmente, tra i bus che trasportano gli alunni e i ragazzi che frequentano le sedi scolastiche accompagnati dai genitori, all'entrata e all'uscita delle scuole si creano ingorghi in via Sant'Angelo con code chilometriche.


Un problema assolutamente non nuovo, ma che negli ultimi due anni, con le restrizioni anti Covid che imponevano gli ingressi scaglionati, era stato in qualche modo dimenticato in quanto i disagi erano assolutamente minori. Adesso le criticità si ripresentano nuovamente e con un elemento di difficoltà in più: dalla sede dell'Unicas in poi via Sant'Angelo è percorribile in un solo senso di marcia in quanto la carreggiata è stata ristretta per permettere agli studenti di raggiungere il polo universitario dalla stazione ferroviaria con una pista ciclo pedonale. Un disagio maggiore, dunque, per gli studenti dei due istituti superiori.
LE FAMIGLIE
Ormai da giorni i genitori lamentano, sui social e non solo, i disagi che si vengono a creare e chiedono alle autorità competenti interventi immediati. Il caso diventa anche politico e si crea un botta e risposta tra gli amministratori. Il consigliere comunale indipendente Luca Fardelli chiama infatti in causa sia il Comune che la Provincia e dice: «La situazione traffico lungo la strada per Sant'Angelo e all'interno del viale delle scuole è diventata intollerabile. Chiedo con insistenza e a gran voce che chi siede in Provincia (anche con il mio voto) insieme al Comune affronti con energia e trovi soluzioni alla situazione viabilità nella zona in questione. Non domani ma oggi in maniera rapida, urgente e non indifferibile». Il consigliere comunale e provinciale Gino Ranaldi, prontamente ribatte: «La Provincia procederà all'acquisto della stradina percorsa a piedi dagli studenti all'interno della cittadella universitaria e poi al suo trasferimento gratuito al Comune, che provvederà ad asfaltarla. Si è perso un po' di tempo anche a causa dell'estate, ma il notaio ha ormai predisposto tutto. Venerdì 7 ottobre verrà concluso l'iter burocratico. Faremo in modo di far partire i lavori dall'inizio della settimana seguente. Questo sicuramente aiuterà a risolvere il problema, che non nasce oggi ma da quando sono nate le scuole. Gli autobus lasceranno i ragazzi all'inizio della stradina. Lì vicino c'è una rotonda, quindi i veicoli non dovranno fare più manovre che sono costretti a fare vicino al Liceo scientifico. Il traffico, almeno in parte, verrà sicuramente decongestionato».
IL DIRIGENTE

Siamo, insomma, ancora nel campo delle promesse. Del «vedremo», «faremo». A metterlo in evidenza con una tirata di orecchie agli amministratori è il preside del liceo Scientifico Salvatore Salzillo, che dice: «Il sindaco aveva promesso l'apertura di un passaggio pedonale e quant'altro, ma assolutamente non è stato fatto nulla». Poi rincara la dose: «Sono state tante le promesse che hanno fatto, ma ad oggi non è stato realizzato un bel niente». Spiega il dirigente scolastico: «Nella nostra scuola ci sono 1230 studenti e circa 150 persone tra professori e dipendenti. All'uscita delle lezioni si creano lunghe file ed ingorghi colossali e si impiegano circa quaranta minuti per venirne fuori. Succede quindi che molti studenti arrivano in ritardo alla stazione per poter prendere la coincidenza, tornando poi nei loro paesi intorno alle ore 17 e forse anche più tardi. Tanti genitori mi telefonano continuamente chiedendo di risolvere la questione, così mi tocca gestire problematiche che non mi competono. E meno male che i nostri orari non coincidono con quelli dell'uscita della scuola vicina, altrimenti sarebbe proprio un disastro. Sono veramente dispiaciuto ed avvelenato per tutto questo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero