Bianchi: «Mazzitelli un leader, forza che ci salviamo»

Guido Bianchi è il tifoso ospite dello spazio dedicato settimanalmente ai supporter della squadra giallazzurra. Un...

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Guido Bianchi è il tifoso ospite dello spazio dedicato settimanalmente ai supporter della squadra giallazzurra.


Un tifoso sempre presente sugli spalti e nelle trasferte della squadra canarina.
Da quando è tifoso del Frosinone?
«Da quando ero ragazzino. Praticamente avevo tre anni e già ero al Matusa insieme ai miei parenti a tifare Frosinone».
Quale è la stagione del Frosinone che ricorda con maggiore affetto?
«In assoluto la vittoria della Serie C1 ed il passaggio in Serie B. Un traguardo divenuto realtà dopo tantissimi anni coronando veramente un sogno della mia vita da tifoso».
La squadra del Frosinone che ricorda con maggior affetto?
«Sempre quella della prima promozione in B che ci regalò la realizzazione del sogno e le grandi emozioni che ne sono scaturite».
Era il Frosinone di Ivo Iaconi e della presidenza di Maurizio Stirpe. Il Frosinone in finale superò il Grosseto di Massimiliano Allegri al Matusa l'11 giugno del 2006 con una rete di Marco Martini. Giocatore rimasto anche per quel gol nella memoria di tutti i tifosi canarini. All'andata, in Toscana, era finita 0-0.
Quale è invece per Bianchi l'idolo del passato?
«Sicuramente Paolo Santarelli. Il bomber che ha entusiasmato i nostri cuori da sempre, con indimenticabili ricordi dei derby con il Latina».
Quale era il punto di forza di Paolo Santarelli?
«Aveva un tiro di sinistro spaventoso, di una potenza incredibile. E poi la rabbia, la tigna che metteva in campo e che piaceva a noi tifosi. Lottare, lottare sempre e la famosa tigna ciociara».
Andando invece alla attualità, chi è l'idolo di oggi del tifoso Guido Bianchi?
«Senz'altro in questa squadra Luca Mazzitelli, il capitano. Lo vedo un autentico leader».
Si salverà questo Frosinone?
«Sicuramente, al cento per cento. Ne sono strasicuro. Ci salveremo e coroneremo anche quest'altro sogno».
E' con l'appoggio delle migliaia di tifosi come Guido Bianchi che questo Frosinone può sperare nella salvezza.
Un Frosinone che sta facendo dello "Stirpe" il suo punto fermo, trovando nel calore del pubblico amico quella forza che in trasferta, nonostante comunque la vicinanza di tanti supporter che seguono la squadra, non riesce ancora a trovare.


Al. Bi.
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Il Messaggero