"Ti racconto un suono", al teatro "Gassman" lo spettacolo che celebra la musica classica

Dopo l'esordio ieri sera a Napoli arriva anche in Ciociaria l'innovativo “meta-concerto” che si rivolge soprattutto ai giovani, codiretto dagli artisti Lorenzo Maria Aronne e Mattia Salemme

Un momento dello spettacolo
A Castro dei Volsci, il teatro comunale “Vittorio Gassman”, accoglie stasera, 28 marzo, alle 21, “Ti racconto un suono” inedita rassegna di musica classica...

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A Castro dei Volsci, il teatro comunale “Vittorio Gassman”, accoglie stasera, 28 marzo, alle 21, “Ti racconto un suono” inedita rassegna di musica classica (nata nel 2021 tra i giardini secolari di Villa Giordanelli a Scalea, Cosenza) che, nell’intento di avvicinare alla musica classica, prova prima di tutto a raccontarla. Il risultato? Un innovativo spettacolo “meta-concerto” che si rivolge soprattutto ai giovani, perché da giovani artisti è concepito e “confezionato”, con tanto di doppia direzione artistica di Lorenzo Maria Aronne, pianista e compositore e Mattia Salemme, direttore d’orchestra. “L’idea di questa rappresentazione affascinante e coinvolgente - spiegano i promotori - nasce dal più giovane dei direttori artistici, Lorenzo Maria Aronne, pianista e compositore 23enne, che plasma l’evento partendo da una domanda: è possibile un concerto dentro il concerto? Durante lo spettacolo di fatto si crea il concerto stesso, sviscerando i processi creativi che portano alla scelta del repertorio, illustrando con aneddoti storici i brani scelti, che magari, una volta eseguiti, vengono anche scartati, giungendo così all’idea definitiva, alle forme musicali. Un concerto-spettacolo quindi in continua evoluzione".

Una rassegna di “giovani per i giovani” come afferma Andrea Fama, presidente di Eclectica, associazione promotrice della rassegna, che ha a cuore la valorizzazione del territorio e la promozione culturale: “L’obiettivo - precisa Fama - è abbattere muri e costruire ponti: tra persone, tra pubblico e artisti apparentemente distanti, tra le arti stesse”. “Miriamo ad accrescere la consapevolezza di chi segue i nostri concerti, in modo da avvicinare il pubblico a un genere troppo spesso considerato complesso” chiosa il maestro Salemme, cui fa eco Aronne, che aggiunge: “La musica classica si dimostra continuamente capace di innovazione: è la musica di tutti, ma non tutti ancora lo sanno”.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero