Terremoto, scossa di magnitudo 4.1 La piana del Fucino torna a far paura anche in Ciociaria: gente in strada

Terremoto, scossa di magnitudo 4.1 La piana del Fucino torna a far paura anche in Ciociaria: gente in strada
FROSINONE - Nell'anno del centenario del drammatico terremoto del 1915, la piana del Fucino torna a far paura anche in Ciociaria. ...

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FROSINONE - Nell'anno del centenario del drammatico terremoto del 1915, la piana del Fucino torna a far paura anche in Ciociaria.


Un boato avvertito nella notte, che ha fatto sobbalzare dal letto decine di abitanti tra il Sorano e la Val di Comino, residenti in quella porzione di Appennino centrale che di riflesso ha risentito della scossa.



Un sisma di magnitudo 4.1, come successivamente comunicato dall'Ingv (in un primo momento era stata diffusa un'intensità di 3.9), è avvenuto nella notte, alle 4.16, nel distretto sismico della Piana del Fucino, nel vicino Abruzzo. L'epicentro è stato localizzato a nord di Trasacco, a una profondità di 17,3 chilometri. In quel momento, ha tremato anche la Ciociaria, dalla Val di Comino al Sorano e fino a Frosinone. In molti si sono svegliati nel cuore della notte dopo aver sentito il boato e la vibrazione del suolo. Decine sono state le telefonate ai vigili del fuoco di Frosinone da persone di tutta la provincia per avere informazioni. Nessun ferito né danni, anche se in tanti sono scesi in strada anche a Cassino, ad Alatri e nella stessa Frosinone.



IN ABRUZZO La popolazione si è precipitata in strada terrorizzata e ha chiesto l’intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco che hanno ricevuto tantissime telefonate. Dai controlli eseguiti, non si registrano danni a cose o persone ma sono in corso ulteriori accertamenti. In molti, con coperte e giacche (foto Antonio Oddi), hanno deciso di trascorrere la notte in auto e non rientrare in casa. Le scuole, in via precauzionale, resteranno chiuse a Collelongo, Luco dei Marsi, Trasacco e Villavallelonga. Un mese e mezzo fa sono cominciate le manifestazioni per ricordare il sisma del 1915 di magnitudo 7 con 30 mila vittime. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero