Anagni, tre premi al Roma comic off per la compagnia "Acta est fabula"

Sono ormai da anni tra gli esponenti più importanti della vivace realtà teatrale anagnina; con spettacoli che da sempre si muovono sull'onda del ricordo e della...

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Sono ormai da anni tra gli esponenti più importanti della vivace realtà teatrale anagnina; con spettacoli che da sempre si muovono sull'onda del ricordo e della conservazione della tradizione popolare locale. Da qualche giorno la loro bravura è stata anche certificata dai risultati dell'edizione 2023 del "Roma Comic Off". Una rassegna all'interno della quale il gruppo anagnino "Acta est fabula" è riuscito a portare a casa ben tre premi con lo spettacolo "La contrada del diavolo" presentato il 23 e 24 settembre scorso al teatro "Petrolini" di Roma. I premi assegnati, per la precisione, sono stati quelli al miglior attore non protagonista, che è stato dato a Franco Stazi, quello alla migliore attrice protagonista, che è stato invece appannaggio di Angela Manunza, e quello alla migliore attrice non protagonista, che è stato conquistato da Gianna Vari. Si tratta della degna conclusione di un itinerario iniziato, come detto, a settembre. Quando, dopo la presentazione dello spettacolo "La contrada del diavolo" la compagnia aveva ricevuto ben 10 nomination per partecipare alla rassegna teatrale Comic Off. Un successo che bissa quello già ottenuto nel 2022, quando la compagnia anagnina aveva partecipato alla rassegna con 6 nomination, portando a casa, in quella circostanza, due premi. Un'affermazione che certifica la lunga tradizione di una compagnia nata nel 2006, dall'intuizione e dalla passione di Gianna Vari ed Emilio Cacciatori. Con lo scopo, come essi stessi hanno sempre detto, di «trasmettere alle nuove generazioni la cultura delle tradizioni locali, con testi propri, senza disdire la rappresentazione di grandi opere teatrali». Una missione che negli anni è stata rispettata, visto che la compagnia, oltre ad avere un successo costante, è stata anche la palestra per tanti talenti.

Paolo Carnevale

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Il Messaggero