Tac con il medico fuori servizio all'ospedale di Sora, il caso in Procura

Tac con il medico fuori servizio all'ospedale di Sora, il caso in Procura
Radiologia di Sora, la Asl si rivolge alla Procura per fare chiarezza su alcune anomalie nella gestione delle visite. La nota, firmata dal commissario straordinario Luigi...

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Radiologia di Sora, la Asl si rivolge alla Procura per fare chiarezza su alcune anomalie nella gestione delle visite. La nota, firmata dal commissario straordinario Luigi Macchitella e dai direttori amministrativo e sanitario (Vincenzo Brusca e Eleuterio D’Ambrosio), è stata inviata all’autorità giudiziaria lo scorso 23 luglio. Oggetto: notizia di reato.

I fatti finiti nel mirino sono avvenuti il 21 giugno ma sono venuti fuori con una nota del responsabile del reparto di Radiologia dell’ospedale “Santissima Trinità” spedita alla direzione sanitaria l’11 luglio. Stando alla ricostruzione della vicenda fatta del responsabile della Uoc è successo questo: il 21 giugno, appunto, sono stati effettuati due Tac a due pazienti che non erano in appuntamento. Un fatto questo già di suo strano.
Ma a rendere ancora più anomala la storia è stato il fatto che gli esami radiologici sono stati effettuati da un medico che quel giorno, nell’orario in cui sono state fatte la Tac, non era di turno. Una circostanza che farebbe emergere una condotta quantomeno impropria e sulla quale ora la Asl chiede alla Procura di fare luce verificando «eventuali profili di responsabilità penale».
 
SCREENING MAMMOGRAFICO
Il reparto di Radiologia di Sora non è la prima volta che finisce sotto il faro della direzione sanitaria. Nei mesi scorsi davanti al Consiglio disciplinare erano finite altre presunte anomalie, questa volta riguardanti il servizio di screening mammografico. Sarebbe emerso, infatti, che alcuni esami, pur essendo stati svolti durante l’orario ordinario, figuravano svolti in regime straordinario, che prevede il pagamento di una indennità aggiuntiva a favore degli operatori che la eseguono. Anche in questo caso i vertici della Asl hanno segnalato la vicenda all’autorità giudiziaria.
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Il Messaggero