Bullismo in una scuola superiore di Ferentino, quattro studenti, dei quali uno minorenne , sono stati iscritti sul registro degli indagati. La vicenda risale a maggio dello scorso...
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In classe gli lanciavano contro gli astucci, poi mentre stava svolgendo i compiti assegnati dagli insegnanti lo deridevano. Per non parlare dei dispetti che, a detta della vittima, subiva quotidianamente anche fuori delle mura scolastiche. Un giorno si è ritrovato i lunotti della sua minicar divelti, in un’altra occasione i presunti bulli si erano parati davanti alla sua vettura impedendogli di partire. Un’altra volta ancora gli studenti gli avrebbero rubato i soldi che aveva all’interno del suo zaino.
Una situazione che aveva portato il giovane ad avere problemi di ansia. Il ragazzo ormai aveva paura persino a varcare l’istituto scolastico. Il padre non potendone più vedere il figlio in quello stato si è rivolto all’avvocato Antonio Ceccani che ha presentato una denuncia querela.
Al termine dell’inchiesta però il pubblico ministero Samuel Amari ha sostenuto che gli episodi enunciati dal giovane non potevano essere catalogati come bullismo, ma bensì di antipatie che spesso si vengono a creare all’interno di un gruppo classe, così ha chiesto di archiviare il caso.
L’avvocato Ceccani ha impugnato la richiesta di archiviazione e con documentazione alla mano ha sostenuto davanti al magistrato inquirente che c’erano elementi per trascinare sotto processo i quattro studenti per i reati di atti persecutori, molestie furto e danneggiamento.
Il giudice Antonello Bracaglia Morante ha accolto la richiesta del legale Ceccani ed ha fissato per il prossimo 17 luglio l’udienza in camera di consiglio. In quella data il magistrato potrebbe chiedere l’imputazione coatta dei quattro indagati o chiedere una ulteriore proroga delle indagini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero