Ferentino, studente bullizzato: quattro compagni di classe finiscono a processo

I fatti risalgono agli anni che vanno dal 2017 al 2018 quando l'adolescente era arrivato ad avere il terrore di andare a scuola

Ferentino, studente bullizzato: quattro compagni di classe finiscono a processo
Studente di sedici anni che frequenta un istituto superiore di...

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Studente di sedici anni che frequenta un istituto superiore di Ferentino, vittima di quattro presunti bulli che frequentavano la sua stessa scuola. A conclusione delle indagini adesso sono finiti tutti sotto processo. Domani mattina prenderà il via la prima udienza presso il tribunale di Frosinone. I fatti risalgono agli anni che vanno dal 2017 al 2018 quando l'adolescente era arrivato ad avere il terrore di andare a scuola. Per lungo tempo l'adolescente aveva sopportato ogni genere di angheria da parte di quei bulli che non perdevano occasione per denigrarlo e farlo sentire inadeguato. Ma poi un giorno non ce l'ha fatta più ed ha raccontato al padre quello che stava subendo ogni giorni per colpa del "branco".

IL RACCONTO

Lo studente aveva raccontato al genitore di tutte le volte che, in classe, veniva offeso e deriso dai compagni, di tutte le volte che gli lanciavano l'astuccio ed il diario dalla finestra, colpendolo con delle palline di carta e istigando gli altri amici a fare altrettanto. A questo da aggiungere che i coetanei avrebbero anche danneggiato la sua minicar rompendo il tergicristalli e il lunotto posteriore. Dopo l'episodio gli adolescenti gli avevano inviato un messaggio su watshapp dicendogli che avrebbero bruciato il mezzo e che gli avrebbero fatto trovare soltanto le ruote. Una situazione che aveva scatenato nel sedicenne uno stato perdurante di ansia che aveva influito anche sul suo rendimento scolastico. Quando il genitore ha appreso quello che stava passando il figlio a causa di questi comportamenti persecutori, si è rivolto all'avvocato Antonio Ceccani ed ha fatto scattare la denuncia. Le indagini avviate dalla procura avrebbero confermato le dichiarazioni della vittima. I quattro forse non sapevano che le loro "gesta" erano state riprese dalle telecamere di sorveglianza ubicate proprio all'esterno della scuola e lungo la strada. Il loro atteggiamento inequivocabile circa quelle che erano le loro intenzioni, ha fatto si che venissero trascinati alla sbarra. Domani mattina tutti e quattro gli imputati che oggi sono diventati maggiorenni dovranno comparire al processo. I familiari della vittima tramite l'avvocato Antonio Ceccani si sono costituiti parte civile. Adesso hanno soltanto voglia di vedere puniti coloro che per lungo tempo hanno fatto soffrire il loro adorato ragazzo rendendogli la vita un inferno. 
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Il Messaggero