Frosinone, volo tragico dal multipiano: oggi l'esame sulla salma di Stefano Fortuna

Stefano Fortuna, 34 anni
Stefano Fortuna, il giovane imprenditore di 34 anni precipitato dal parcheggio Multipiano di Frosinone sarebbe morto per suicidio. Questa la conclusione a cui sono giunti gli...

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Stefano Fortuna, il giovane imprenditore di 34 anni precipitato dal parcheggio Multipiano di Frosinone sarebbe morto per suicidio. Questa la conclusione a cui sono giunti gli agenti della squadra Mobile di Frosinone che hanno consegnato tutta la documentazione nelle mani del sostituto procuratore Samuel Amari titolare dell'inchiesta.

Gli elementi raccolti dagli investigatori non avrebbero lasciato alcun ombra di dubbio circa le intenzioni del ragazzo di mettere fine ai suoi giorni. L'altra mattina intorno alle 6:00 Stefano brillante imprenditore, titolare insieme ai genitori di una azienda di impiantisca nel cassinate, aveva detto ai familiari che doveva partire per lavoro nel Nord Italia dove avrebbe dovuto seguire un cantiere. Nulla lasciava presagire quello che poi è avvenuto qualche ora dopo. Arrivato al Multipiano che si affaccia su viale Mazzini, l'imprenditore ha parcheggiato la sua auto ed è salito sul terrazzo.

E' stato a quel punto, secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti che l'uomo sicuramente in un momento di grande sconforto, si è lanciato nel vuoto facendo un volo di oltre dieci metri. Un volo che purtroppo non gli ha dato scampo. Quando i medici del 118 sono giunti sul posto per il 34enne non c'era più nulla da fare.

I genitori distrutti dal dolore ancora non riescono a credere che il figlio possa aver messo in atto un gesto inconsulto. Il loro Stefano amava la vita, come era possibile che all'improvviso sia scattato nella sua mente la voglia di mettere fine ai suoi giorni? Rappresentati dall'avvocato Mario Costanzo chiedono di sapere il perché di questa morte assurda. Intanto questa mattina la dottoressa Daniela Lucidi, nominata dalla famiglia consulente di parte, effettuerà l'esame necroscopico sulla salma.

Si tratta di una ispezione cadaverica che serve ad accertare il decesso di una persona avvenuto non oltre trenta ore prima. Subito dopo la salma dovrebbe essere rilasciata alla famiglia. Per la fissazione dei funerali si dovrà attendere che il magistrato inquirente dia l'autorizzazione.
 

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Il Messaggero