Non sopportano il genero e staccano l'acqua alla figlia: moglie e marito condannati

Non sopportano il genero e staccano l'acqua alla figlia: moglie e marito condannati
 Litigano con la figlia e per farle un dispetto le staccano l'acqua. E' quanto accaduto in una abitazione di Alatri nel gennaio scorso. I genitori adesso sono stati...

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 Litigano con la figlia e per farle un dispetto le staccano l'acqua. E' quanto accaduto in una abitazione di Alatri nel gennaio scorso. I genitori adesso sono stati condannati per violenza privata. Da tempo, ma sarebbe meglio dire da quando la figlia aveva deciso di sposare una persona che a loro non piaceva affatto, le liti erano diventate all'ordine del giorno. Quel genero a loro dire così borioso e saccente , non riuscivano proprio a sopportarlo. A fare loro il sangue amaro il fatto che abitavano nella stessa bifamiliare e dunque ogni giorno avevano la "sfortuna" di incontrare entrambi. Per la cronaca va detto che la figlia, che amava molto il marito aveva preso sempre le sue difese. Ogni volta che i genitori litigavano con il coniuge, lei si era sempre schierata dalla sua parte. A detta della ragazza il padre e la madre erano molto esagerati ed ingigantivano ogni cosa che faceva. Ma nonostante tutto erano i suoi genitori e voleva loro molto bene. Mai e poi mai dunque, avrebbe potuto immaginare che per farle dispetto ed indurla ad andarsene, i parenti di sangue avrebbero potuto staccare l'acqua.


 Invece i due genitori rispettivamente di 71 e 66 anni senza pensarci su due volte, o meglio senza pensare alle conseguenze che quella condotta avrebbe potuto avere in quel nucleo familiare, avevano messo in atto quell'azione a dir poco singolare. Senza acqua, avevano pensato moglie e marito, la figlia ed il genero non avrebbero potuto resistere molto. Così si erano recati nel garage di pertinenza dell'immobile ed avevano apposto un lucchetto nella cassetta che fornisce la risorsa idrica. Ovviamente proprio per evitare che i due coniugi potessero usufruire del prezioso liquido avevano pensato bene a svuotare prima il serbatoio. Poi avevano proceduto alla rimozione della pompa dell'acqua. Ma non è tutto: per evitare che potessero rimuovere il lucchetto avevano anche chiuso a chiave il garage che era di pertinenza di entrambi i nuclei familiari. A quel punto la figlia, seppure a malincuore, è stata costretta a presentare denuncia nei confronti dei genitori che arbitrariamente l'avevano privata dell'acqua. Nei giorni scorsi la coppia di coniugi alatrense ha dovuto comparire davanti al giudice monocratico per rispondere di violenza privata in concorso e continuata. A conclusione dell'udienza il padre è stato condannato a 3.600 di multa, la madre a 2400 euro. La multa potrà essere ridotta di un quinto se al termine di 15 giorni dalla notificazione del decreto verrà effettuato il pagamento con rinuncia all'opposizione. Soddisfatto l'avvocato Antonio Ceccani che difendeva entrambi i coniugi sotto accusa, per l'esito di questo processo. Per tale reato infatti sono previsti fino a sei mesi di carcere.


Marina Mingarelli
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Il Messaggero