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Mikea Zaka, il 23enne albanese arrestato per l'omicidio la sparatoria di Frosinone che è costata al vita al connazionale Kasem Kasmi (27 ann), temeva di essere rapito. Mentre proseguono le indagini sul movente, dalla donna contesa alla guerra tra bande per lo spaccio di droga, resta anche il mistero della reazione sproporzionata di Zaka. Temeva che Kasmi e gli altri volessero portarlo via, una sorta di sequestro lampo. Altrimenti perché Zaka si è messo a sparare in un bar pieno di gente, con il rischio di fare una strage. E c'è un altro dettaglio.
La vittima, il fratello e i due amici sono arrivati a bordo di una Lancia Ypsilon bianca, l'hanno parcheggiata tra l'ingresso di una stradina e mezza carreggiata di via Aldo Moro. Soprattutto l'hanno lasciata accesa. Perché?
TOCCATA E FUGA
L'unico motivo plausibile è che volessero lasciarla pronta per una fuga. Non è plausibile l'idea che Kasmi e gli altri fossero entrati nel bar per picchiare Zaka. Perché farlo in un bar pieno di gente? Avrebbero potuto farlo in un'altra occasione senza dare nell'occhio. L'idea, forse, era quella di prenderlo e portarlo via. Il brevissimo diverbio che ci sarebbe stato prima degli spari potrebbe essere stato una minaccia a seguirlo, forse anche con un tentativo di prelevarlo con la forza. Appunto, una sorta di sequestro lampo. Ma Zaka non gli ha dato tempo. Non sospettavano fosse armato e soprattutto non potevano mettere in conto una reazione di quel tipo.
Zaka avrebbe detto agli inquirenti: «Dovevo difendermi». Ma da cosa si doveva difendere in un bar pieno di gente? Gli investigatori hanno smentito l'ipotesi che Kasem o un altro del suo gruppo fossero armatiQuindi perché Zaka ha fatto fuoco? Aveva assunto droga o alcol e ha ingigantito la portata degli eventi? Al netto di quest'ultima ipotesi, il fatto che il 23enne abbia sparato trova solo una risposta, per quanto folle possa apparire: temeva per la sua vita. Ma perché Kasem e gli altri ce l'avevano con lui? Sicuramente c'erano stati dei pregressi che facevano sentire in pericolo
LA DONNA CONTESA?
Gli investigatori non credono alla pista della donna contesa, ma ritengono che la sparatoria sia stata l'epilogo di una guerra tra bande, forse per lo spaccio di droga.Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero