Sora polo oncologico: la proposta dei comitati ai sindaci in vista dell'approvazione dell'atto aziendale

L'ospedale di Sora
Una proposta ai sindaci perché in Consiglio comunale deliberino il...

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Una proposta ai sindaci perché in Consiglio comunale deliberino il loro impegno sulla sanità. Peccato che ieri, a Sora, in un incontro convocato dal Coordinamento provinciale per la sanità, di sindaci ce n’erano solo due: quello di Sora, Ernesto Tersigni, e quello di Pescosolido, Giuseppe Cioffi. L’incontro era stato convocato per avviare un dialogo - tra sindaci ed associazioni - in vista della redazione dell’atto aziendale (che la Asl deve inviare in Regione entro il 15 novembre). Il Coordinamento, affiancato da una equipe tecnica, ha stilato un documento in cui, oltre agli storici undici punti necessari per il rilancio della sanità (Dea di II livello per Frosinone, rispetto del numero di posti letto previsti per legge, ecc), elencano anche il necessario per fare di Sora un polo oncologico degno di questo nome. “Siamo partiti da qui - hanno spiegato - per urgenza, visto che le patologie tumorali sono in crescita”. Tra i requisiti necessari vi sono il potenziamento dell’endoscopia digestiva, della radiologia interventistica e l’aumento di personale specializzato. “Ci era stato promesso da Zingaretti l’arrivo di un grande specialista sul tema, Titta Grassi, per fare del SS Trinità un riferimento regionale. Ma sono passati mesi e il professore è rimasto al San Filippo Neri”. L’azione del Coordinamento, comunque, riguarderà anche gli altri poli ospedalieri della provincia. A partire da Frosinone, città ancora sotto shock per la morte del professor Maurizio Mele, su cui indaga la Procura con 13 persone iscritte sul registro degli indagati. “Questi eventi ripropongono l’improrogabile necessità di rendere efficiente l’organizzazione dell’emergenza sanitaria - ha scritto Francesco Notarcola, presidente della consulta delle associazioni di Frosinone -, le cui problematiche denunciate da anni, aspettano risposte e soluzioni adeguate”. Notarcola poi è tornato a ripetere quello che servirebbe per rendere più efficiente la Cardiologia dello Spaziani. Si va da apparecchiature più moderne (la Asl, è da dire, ha annunciato l’acquisto di un ecografo di alta fascia del valore di 120.000 euro) al reperimento del personale mancante. “Questo permetterebbe di avere due sale di cardiologia interventistica moderne e attive h24”. Poi, la stoccata finale alla politica, “in silenzio nel momento in cui si discute dei destini dell’organizzazione sanitaria di questa provincia”.
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Il Messaggero