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Mercato tra luci e ombre. Alcune zone erano deserte, in altre c’erano decine di persone una accanto all’altra. Resta l’incognita per la prossima settimana. Si è svolto ieri mattina il tradizionale ed atteso mercato del giovedì - dopo lo stop della scorsa settimana - con i dovuti accorgimenti per avere la massima sicurezza nella fruizione della fiera da parte degli utenti. La curva epidemica rientra in un range lievemente più rassicurante e per questo agli ambulanti è stata data l’opportunità di lavorare. “Il problema non è il mercato in sé, perché gli operatori riescono a garantire le procedure di sicurezza presso il proprio banco - ha detto il sindaco Roberto De Donatis -, ma la movimentazione di persone che in questo periodo di grande diffusione del contagio rappresenta un potenziale pericolo. L’obiettivo di tutti è di consentire che il mercato del giovedì, soprattutto per il mese di dicembre, si possa svolgere in sicurezza ed in serenità creando condizioni di ricaduta positiva sotto l’aspetto socio economico ad esso connesso”. Annullare il mercato rappresenta, infatti, gravi perdite in termini economici per chi ha figli da mantenere e diventa davvero faticoso arrivare alla fine del mese: “Non moriremo di Covid ma moriremo di fame“, hanno spesso detto gli ambulanti. Quello che non convince è la decisione di escludere dal mercato l’area destinata ai cosiddetti “panni americani”, gli abiti usati: “Che senso a consentire alla gente di manipolare e spostare da una parte all’altra i vestiti nuovi e non poter acquistare invece quelli usati? Perché questa discriminante?”, si domandano in tanti: “Se il mercato si autorizza devono poterlo fare tutti altrimenti si fanno delle ingiustizie”. Poca la gente in piazza Indipendenza dove ci sono i banchi dei contadini che vendono frutta e verdura fresca ed i pescivendoli, molta di più invece la gente accalcata sui LungoLiri per acquistare i vestiti e la biancheria. Non è ancora chiaro se si svolgerà anche la prossima settimana anche perché il numero dei positivi varia di giorno in giorno ed occorre monitorare la curva dei contagi per capire se vi siano le condizioni o meno per svolgere il mercato in sicurezza. L’amministrazione e la categoria, attraverso i loro rappresentanti, sono continuamente in contatto per valutare le decisioni da prendere possibilmente in sinergia.
Il Messaggero