Libro su Donna Rachele: il patrocinio del Comune accende la polemica

Donna Rachele e Benito Mussolini
Il patrocinio della discordia. Sta suscitando un acceso dibattito la decisione del Comune di Sora di patrocinare un'iniziativa culturale, in particolare la presentazione del...

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Il patrocinio della discordia. Sta suscitando un acceso dibattito la decisione del Comune di Sora di patrocinare un'iniziativa culturale, in particolare la presentazione del libro "Donna Rachele mia nonna. La moglie di Benito Mussolini", organizzata dall'associazione Rinascita Spazio identitario che fa riferimento a movimenti di estrema destra. L'evento, in programma per il 20 maggio, vedrà la partecipazione delle autrici Edda Negri Mussolini e Emma Moriconi. Tra i relatori Francesco Monorchio che introduce i lavori, Francesco Mantova e il senatore Bruno Magliocchetti. Sarà presente anche l'assessore alla Cultura Sandro Gemmiti. La stampa della locandina ha sollevato un vero e proprio vespaio, ieri sui social network. A scagliarsi contro la decisione di patrocinare l'evento i Socialisti, la Sinistra Italiana ma anche i 5 Stelle. "Ritengo l'utilizzo del simbolo e quindi del patrocinio del Comune un fatto inammissibile - commenta Mike Di Ruscio, della segreteria nazionale dei Giovani Socialisti -. Mi dissocio completamente. Un conto sono le presentazioni storiche che affrontano l'argomentazione da un punto di vista puramente storiografico. Di tutt'altro conto sono manifestazioni politiche, come nel nostro caso, dove più che una trattazione storica assumono il sapore di revanscismo". Dello stesso avviso anche Bruno La Pietra, ex assessore alla Cultura oggi nella Sinistra Unita: "Il logo del Comune è inammissibile". E a Valeria Di Folco, ex portavoce dei 5 stelle che scrive "Non dimentichiamo che l'attuale amministrazione governa anche grazie ai voti di Forza nuova e di Casapound", La Pietra - che si era candidato a sindaco nel 2016 - replica : "Sono stato accusato di integralismo, di mancanza di visione politica, perché non accettai, insieme a molti compagni di non essere "trasversale". Oggi si legge bene il significato di quella parola". Insomma, l'evento si sta connotando più per i risvolti politici che storici...
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Il Messaggero