Ripi, sottrae soldi dall'anziano che assiste: chiesto il giudizio

Dai conti mancano circa 25.000 euro: badante denunciata dai familiari dell’uomo

Ripi, sottrae soldi dall'anziano che assiste: chiesto il giudizio
Abusando dello stato di minorata capacità mentale di un anziano di 85 anni residente a Ripi, una donna di 40 che prestava servizio come badante nella sua abitazione, si...

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Abusando dello stato di minorata capacità mentale di un anziano di 85 anni residente a Ripi, una donna di 40 che prestava servizio come badante nella sua abitazione, si sarebbe fatta consegnare dal pensionato , in più trance, ingenti somme di denaro. Soldi che l'uomo prelevava dal suo conto corrente. Ad accorgersi di quell'ammanco (a conti fatti la badante avrebbe intascato circa 25 mila euro) i familiari che avevano trovato in casa un estratto dei movimenti della banca. A quel punto i parenti hanno fatto scattare la denuncia per circonvenzione di incapace. Secondo gli elementi raccolti dagli investigatori che si sono occupati della vicenda, la governante accompagnava l'anziano in banca o presso l'ufficio postale dove l'uomo aveva aperto un libretto di risparmio.

A quel punto si faceva consegnare la tessera del bancomat con il codice segreto in modo che riusciva ad effettuare personalmente i prelievi. Tale stato di cose è andato avanti per un paio di anni fino a quando come già accennato, sono intervenuti i familiari che hanno fatto scattare la denuncia. Nei giorni scorsi a conclusione delle indagini il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti della quarantenne che si sarebbe approfittata della infermità mentale scaturita dall'età.
La donna che va detto è di origini italiane, ha sempre respinto tali accuse sostenendo che qualche volta l'anziano per dimostrarle la sua gratitudine per il lavoro che svolgeva egregiamente nella sua abitazione le faceva qualche mancia. Ma si trattava di soldi che il suo datore di lavoro le regalava di sua spontanea volontà e senza costrizioni.
 

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Il Messaggero