Capitale della cultura 2025, per Roccasecca sogno svanito ma il sindaco rilancia

Il ministro Sangiuliano e il sindaco Sacco
Per la città di Roccasecca è sfumato il sogno di portare a casa il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025. La giuria presieduta da Davide Maria...

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Per la città di Roccasecca è sfumato il sogno di portare a casa il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025. La giuria presieduta da Davide Maria Desario e composta da sette esperti del mondo della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, ha proclamato la Capitale 2025. A vincere sono state l'archeologia, l'arte secolare e il mare della città di Agrigento, arrivata in finale insieme a Roccasecca, Asti, Aosta, Assisi, Orvieto, Bagnoregio, Monte Sant'Angelo, Pescina, Spoleto.

La proclamazione, avvenuta ieri presso il Ministero della Cultura a Roma, alla presenza del ministro Gennaro Sangiuliano, ha visto la partecipazione del sindaco Giuseppe Sacco e della delegazione della città del Dottore Angelico che, fino all'ultimo minuto, ha sperato in una vittoria. Ma l'esito non scoraggia il primo cittadino e neanche il territorio che ha creduto e ha aderito al progetto "Vocazioni" firmato dal manager della cultura Paolo Verri, autore anche del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Roccasecca e il comprensorio, che comprende anche la Terra di San Benedetto, non si fermano di certo. Continuano fermamente a credere e a voler portare avanti quel lavoro. Anzi, sono convinti che la vera sfida per lo sviluppo del territorio, a sud della provincia di Frosinone, inizi proprio ora.

Il punto fermo da cui sono determinati a ripartire è la visibilità nazionale. Nel congratularsi con la città di Agrigento, Sacco sottolinea infatti: «Noi abbiamo un territorio ricco di storia e di cultura. Ora abbiamo anche un titolo ed una visibilità nazionale per valorizzare tutte quelle potenzialità fino ad oggi rimaste inespresse, attraverso la creazione di un brand territoriale e attraverso la collaborazione dei cittadini e delle imprese che vorranno continuare questo percorso di crescita. La vera sfida inizia da oggi». La giornata di ieri ha offerto al primo cittadino Sacco l'opportunità di dialogare di persona con il ministro Gennaro Sangiuliano, invitato dallo stesso sindaco a visitare la città. «Ho avuto modo di interloquire con il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano aggiunge Sacco - che visiterà anche la nostra città. Sarà occasione per mostrargli le nostre bellezze e le potenzialità che abbiamo raccolto nel dossier presentato alla giuria».

IL PROGETTO


Il progetto 'Vocazioni' non rimarrà, dunque, nel cassetto. Dal 2022 grazie a un accordo tra il Segretariato Generale del Ministero e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, è stata approvata un'iniziativa per valorizzare le progettualità delle dieci città finaliste, come afferma sempre il sindaco. «Partendo da quei progetti, - commenta - il percorso è strutturato per consolidare le capacità progettuali; individuare soluzioni che ne favoriscano la sostenibilità; promuovere e rafforzare la nascita di reti territoriali tra enti pubblici, privati e portatori di interesse». "Vocazioni" rappresenta la base da cui, più che ripartire, si può continuare la strada volta allo sviluppo in vista dei prossimi appuntamenti che verranno celebrati: il triennio dedicato a San Tommaso, il Giubileo e i millecinquecento anni dell'abbazia di Montecassino. «Con il progetto, al quale ha collaborato anche il vice sindaco Valentina Chianta, - conclude Sacco - possiamo veramente scrivere una pagina nuova e produttiva per un'area vasta, quella del cassinate». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero