Serie B, Stirpe tuona: «Se il Frosinone non viene promosso, andrò per vie legali»

Serie B, Stirpe tuona: «Se il Frosinone non viene promosso, andrò per vie legali»
«Su promozioni e retrocessioni, il format ne prevede 6. La Serie B assegna il terzo posto attraverso i playoff, se per una condizione di forza maggiore non si possono...

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«Su promozioni e retrocessioni, il format ne prevede 6. La Serie B assegna il terzo posto attraverso i playoff, se per una condizione di forza maggiore non si possono disputare, la terza in classifica sale automaticamente. Qualora il campionato dovesse essere interrotto e il Frosinone non salirà in A perché terza in campionato, allora mi muoverò per vie legale». Parola del patron del Frosinone e vicepresidente di Confindustria con delega al lavoro e alle relazioni industriali, Maurizio Stirpe.


«Non pagheremo le tasse - attacca - se il campionato si dovesse fermare. Pronti alle vie legali se...». Ai microfoni di Radio Punto Nuovo il presidente del club ciociaro assicura che «l'unica che può parlare di merito sportivo è il Benevento che ha 20 punti in più sulla seconda classificata ed è virtualmente in A. Ovviamente vogliamo evitare qualsiasi problema giuridico, ma siccome ci sono parecchie ipotesi sul tavolo, non escludo di procedere per vie legali. Secondo me la proposta fatta dal presidente del Nizza porterebbe ad uno spettacolo a porte aperte. Promozione senza tifosi? Mi sembra ridicolo. Il calcio deve andare avanti nel modo giusto, come le attività produttive devono andare avanti nel modo giusto. Se non esistono le condizioni di sicurezza, porte chiuse o porte aperte è inutile aprire il discorso. Completare la stagione a porte chiuse? Stiamo valutando questa possibilità. Per la ripresa le società devono fare i tamponi ed è assurdo per due motivi: le società non sono strutturate per fare i tamponi e poi mi sembra assurdo che se c'è la possibilità di fare i tamponi vengano destinati ai giocatori e non alle persone che ne hanno veramente bisogno. Chi pensa queste cose ha perso il lume della ragione».
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Il Messaggero