Scout in crisi, non si trovano più gli educatori: addio al gruppo dei lupetti a Ceccano

L'appello della sezione locale dell'Agesci

Scout in crisi, non si trovano più gli educatori: addio al gruppo dei lupetti a Ceccano
Lo scautismo di Ceccano è a rischio di estinzione dopo dieci anni di intensa attività. L'Agesci, associazione di guide e scout cattolici, non riesce più a...

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Lo scautismo di Ceccano è a rischio di estinzione dopo dieci anni di intensa attività. L'Agesci, associazione di guide e scout cattolici, non riesce più a trovare adulti dai 21 anni in su che vogliano diventare educatori. I più piccoli, i "Lupetti" dagli 8 agli 11 anni, non possono così tornare a essere il branco "Waingunga": dal nome del fiume del "Libro della giungla". La comunità dei capi ha potuto aprire per ora solo le iscrizioni per il reparto "Drago". Raggruppa i ragazzi dai 12 ai 16 anni nelle squadriglie di "Esploratori" maschi e "Guide" femmine. Nel mentre, prima di perdere pezzi, erano riusciti anche a far nascere il "Noviziato". È la branca dei "Rovers" e delle "Scolte", dai 16 ai 21 anni, i primissimi "Lupetti" cresciuti. Oggi l'Agesci Ceccano 1 è formata da quattro guide, tra cui una sola donna e un aiutante. Preferibilmente, pertanto, servirebbero educatrici.

I NUMERI

Al gran completo, contando anche i soci giovani, sono più o meno 50. Gli altri quattro gruppi provinciali si trovano a Cassino, Cervaro, Guarcino e Roccasecca. In Ciociaria i soci sono più di quattrocento. Rientrano tra gli oltre 12mila laziali e 140mila italiani registrati nel 2022. Nel 2015 erano 45mila in più. Ogni anno se ne stanno contando quasi 6.500 in meno. «Nessun adulto si è fatto avanti per sostenere questa bella realtà che appartiene alla comunità intera - dicono i capi scout di Ceccano -. Abbiamo comunque pensato, con le energie dei capi rimasti, di tenere in vita il reparto e far continuare ai nostri ragazzi questa avventura».

Un'avventura iniziata nel 2014 nella parrocchia di Santa Maria a fiume. Si rifà ai quattro punti di Robert Baden Powell, fondatore del movimento scout: carattere, servizio al prossimo, abilità manuale, salute e forza fisica. Poco più di due anni fa la scomparsa di padre Antonio Mannara, parroco e loro assistente ecclesiastico, stroncato da un malore davanti al santuario. Una grave perdita per l'intera comunità ceccanese nonché per gli stessi scout. Se ne andò il loro "Baloo", l'orso che insegna la legge della giungla nella raccolta di storie di Kipling. È stato rimpiazzato da padre Anthony Chidi Iyiegbu. Non manca poi il sostegno del nuovo amministratore parrocchiale, don Sebastian Chirayath, parroco della chiesa di San Pietro apostolo. Le attività locali vengono svolte in entrambe le parrocchie nonché nell'ex mediateca comunale. Dispongono di un'ampia area verde accanto al santuario mariano e portano avanti percorsi educativi in giro per monti e boschi.

LA RICERCA

«Manteniamo viva questa bellissima realtà - si appellano i capi scout -. Cerchiamo persone che vogliono intraprendere il percorso per diventare educatori». Non servono particolari competenze: «Solo la disponibilità a mettersi in gioco e donare una parte del proprio tempo libero - spiegano -. Dopo un primo momento di tirocinio, il cammino è contrassegnato da una formazione personale permanente mediante l'approfondimento dei problemi educativi e un continuo confronto metodologico». Ci si può proporre chiamando il numero 338.5431644 (Serena) o il 346.4910483 (Marco).
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Il Messaggero