Scossa elettrica mentre aggiusta l'asciugacapelli, barbiere a 86 anni resta ustionato: «Ho pensato di morire»

Il racconto di Alberto Secondini di Alvito: l'uomo stava provando a riparare l'apparecchio

Scossa elettrica mentre aggiusta l'asciugacapelli, barbiere a 86 anni resta ustionato: «Ho pensato di morire»
Rischia di morire per una scossa elettrica. È accaduto ad Alberto Secondìni, il barbiere di Alvito, un pezzo di storia del paese, della sua memoria, custode di tanti...

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Rischia di morire per una scossa elettrica. È accaduto ad Alberto Secondìni, il barbiere di Alvito, un pezzo di storia del paese, della sua memoria, custode di tanti racconti confidatigli tra uno shampoo ed una piega, l’uomo che ha tagliato i capelli praticamente a quasi tutti gli alvitani e che solo per un miracolo non è morto folgorato.

Lo storico barbiere originario di Atina ha 86 anni portati splendidamente e lavora nel suo negozio di acconciature per uomo in Corso Gallio ad Alvito. L’anziano, nei giorni scorsi, mentre stava riparando un asciugacapelli è stato infatti folgorato da una fortissima scossa elettrica su tutto il corpo che gli ha provocato profonde ustioni ad una mano. Lo ha raccontato agli amici con serafica calma, come se non si fosse trattato invece di un episodio drammatico quale è stato. Poco prima dell’ora di pranzo, approfittando del fatto che nel suo salone non vi fossero clienti aveva deciso di prendere gli attrezzi da lavoro - non forbici e pettine però ma nastro isolante e cacciavite - e provare a riparare quell’asciugacapelli che non funzionava bene. Un uomo d’altri tempi che certi lavoretti li ha sempre fatti e anche con una certa dimestichezza.

IL RACCONTO

«Mi sono seduto - ha raccontato a più di qualcuno - e, dopo averlo aperto, ho attaccato la spina per cercare di capire quale potesse essere il problema. È stato un istante. In quel preciso momento infatti sono stato travolto da una fortissima scossa ed ho pensato davvero di morire. Ho solo avuto la prontezza di staccare immediatamente la spina perché ero seduto ed avevo tutto a portata di mano».

Di mano però da poter utilizzare per uscire dal problema ne aveva soltanto uno perché nell’altra, quella destra, l’asciugacapelli era letteralmente rimasto incollato provocando su tutto il palmo ustioni gravissime. Nonostante la gravità della situazione, i dolori e lo shock non ha chiamato il 118, ma si è recato nella vicina farmacia dove si è fatto medicare. Successivamente, forse un po’ inconsapevolmente, si è messo in auto ed è tornato a casa ma nelle ore seguenti i dolori sono aumentati sempre di più con tutte le conseguenze connesse all’ustione all’arto.

Altri tipi di conseguenze, però, fortunatamente non ce ne sono state. Dopo varie medicazioni, visite dal medico e dal dermatologo, per la gioia di tutti i suoi conoscenti e amici è ritornato nel suo negozio con più energie di prima, pronto per riprendere a sistemare i capelli ai suoi clienti con una storia in più da raccontare. E proprio come scrive Pierluigi Albertini nel suo libro “Pelo e contropelo” dedicato ai barbieri storici italiani “Dal barbiere si respira ottimismo: i lamenti “sociali”, i guai individuali, sono spesso stemperati dalla verve dell’artista di forbici e rasoio che da consumato giurista, da affabulatore arguto alla Bertoldo, ti dice e non ti dice, afferma e rinnega in un bonario gioco dialettico che fa sempre e solo bene. Perché il barbiere, in specie l’anziano barbiere… non può non essere “il saggio del villaggio” su cui fare pieno affidamento”.

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Il Messaggero