Scopre ladro nel bar, poi le botte: trentenne in arresto per rapina

Scopre ladro nel bar, poi le botte: trentenne in arresto per rapina
Scopre il ladro nel proprio bar e riesce a metterlo in fuga dopo una colluttazione, ma i carabinieri lo arrestano poco dopo: in manette Stefano Pommella, 30 anni, del capoluogo. ...

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Scopre il ladro nel proprio bar e riesce a metterlo in fuga dopo una colluttazione, ma i carabinieri lo arrestano poco dopo: in manette Stefano Pommella, 30 anni, del capoluogo.

Il giovane si trovava agli arresti domiciliari per una rapina commessa lo scorso 13 agosto. Questo però non gli ha impedito di tornare a delinquere. Martedì mattina, dopo le 5, ha sfondato la porta a vetro del bar Elletti Music Bar di Corso della Repubblica. Il frastuono non è passato inosservato al proprietario del locale, che abita nelle vicinanze. L'uomo è sceso in strada e ha trovato il giovane che stava tentando di arraffare i soldi della cassa e dalle slot machine presenti nel suo locale. Tra i due ne è nata una colluttazione, ma il ladro è riuscito a fuggire.
Il proprietario del bar ha quindi subito chiamato i carabinieri che si sono messi sulle tracce del ladro. I militari dell'Arma, agli ordini del colonnello Fabio Cagnazzo, lo hanno trovato mentre cercava di nascondersi dietro un palazzo di viale Mazzini.
Una perquisizione a casa del giovane e il riconoscimento fotografico da parte del proprietario del bar Elleti Music Bar hanno permesso di raccogliere gli indizi di colpevolezza a carico di Pommella quale autore della rapina. Per lui è scattato l'arresto. Prima di essere portato in carcere, i carabinieri lo hanno portato al Pronto soccorso dell'ospedale Spaziani per alcune ferite riportate nel corso della colluttazione. Il proprietario del bar ha invece rifiutato le cure. Oltre al reato di rapina, Pommella deve rispondere anche del reato di evasione dagli arresti domiciliari.

IL PRECEDENTE

Il 13 agosto, infatti, il trentenne si è reso autore di un'altra rapina, in Corso Lazio, ai danni di un conoscente prima minacciato con una scacciacani e poi colpito al volto con il calcio della pistola. Il tutto per portagli via una catenina d'oro che aveva al collo. Anche in quel caso Pommella venne arrestato poco dopo dai carabinieri. Per la vittima della rapina è stato necessario un intervento maxillofacciale. Nella giornata di oggi Pommella, difeso dall'avvocato Lugi Tozzi, dovrà comparire davanti al giudice del tribunale di Frosinone per la convalida dell'arresto.
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Il Messaggero