La maggioranza si spacca e va sotto sul bilancio, sindaco e consiglieri si dimettono: cade la giunta di Ripi

Piero Sementilli e Luca D'Arpino
Consiliatura conclusa anzitempo a Ripi. Tre esponenti della maggioranza votano insieme a tre consiglieri dell’opposizione sul rendiconto di gestione e finisce sei pari, con...

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Consiliatura conclusa anzitempo a Ripi. Tre esponenti della maggioranza votano insieme a tre consiglieri dell’opposizione sul rendiconto di gestione e finisce sei pari, con un consigliere della minoranza che abbandona l’aula. Il sindaco Piero Sementilli insieme a cinque consiglieri (di cui quattro assessori) prontamente rassegna le dimissioni. Ora a breve dovrebbe arrivare il commissario prefettizio che dovrà portare il paese a nuove elezioni, forse anche il 20 settembre.


Un epilogo non proprio inatteso, infatti sin da subito nelle fila della maggioranza all’indomani delle elezioni del maggio del 2019 si verificò una spaccatura tra lo stesso primo cittadino e Luca D’Arpino, presidente del consiglio comunale. Una spaccatura fatale per il prosieguo della consiliatura, con i due a giocare spesso di fioretto e in alcuni casi anche di sciabola.

Durissima la reazione del sindaco intervistato subito dopo la chiusura di un consiglio comunale a dir poco infuocato: «A causa di tre traditori politici che hanno tradito nello stesso tempo la maggioranza di cui facevano parte ma soprattutto il nostro paese, insieme a cinque consiglieri di maggioranza abbiamo protocollato le firme delle nostre dimissioni, dimissioni lette in chiusura della seduta consiliare. Potevamo anche tentare di tornare in aula entro venti giorni e provare a votare il rendiconto, ma siamo persone serie e non vogliamo fare inciuci con nessuno, e così siamo pronti a ridare voce ai cittadini di Ripi, a seguito di un atteggiamento irresponsabile dei tre consiglieri di maggioranza che porterà soltanto danni per il nostro paese».

A Sementilli ha prontamente risposto Luca D’Arpino, presidente del consiglio con delega al bilancio e anche vicepresidente di Anci Lazio: «Insieme ai consiglieri Loretana Sementilli e Chiara Crescenzi abbiamo provato in tutti i modi nei primi 12 mesi di amministrazione a cercare un dialogo con il sindaco e gli assessori. Loro, invece, hanno preferito evitare qualsiasi dialogo arrivando addirittura a votare contro la mia candidatura all’Anci Lazio. La realtà è che il sindaco e alcuni assessori si sono mostrati del tutto inadeguati alla gestione amministrativa e hanno sempre cercato uno scontro personale con il sottoscritto».


Altrettanto dura la reazione dell’ex sindaco dal 2014 al 2019 Roberto Zeppieri: «Il sindaco Sementilli e la maggioranza non hanno mai voluto dialogare con le minoranze, nemmeno sui tanti progetti avviati dalla mia amministrazione su cui avrei potuto dare consigli». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero