Rifornimenti con benzina di provenienza illecita, via al processo: assessore di Fiuggi e un carabiniere tra gli imputati

Rifornimenti con benzina di provenienza illecita, via al processo: assessore di Fiuggi e un carabiniere tra gli imputati
Benzina di provenienza illecita rivenduta sottocosto in un distributore di Torre Cajetani. L’inchiesta avviata nel 2017 dagli agenti della Squadra Mobile di Frosinone aveva...

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Benzina di provenienza illecita rivenduta sottocosto in un distributore di Torre Cajetani. L’inchiesta avviata nel 2017 dagli agenti della Squadra Mobile di Frosinone aveva portato sul registro degli indagati 13 persone. Nel mirino erano finiti sei carabinieri, due autisti che trasportavano le autobotti di carburante, due gestori della pompa di benzina, due clienti ed anche un assessore al Comune di Fiuggi. Le accuse vanno a vario titolo dalla ricettazione all’appropriazione indebita. Ad uno degli uomini in divisa, oggi in pensione, è stato contestato anche il reato di corruzione in concorso.


In udienza preliminare due dei sei carabinieri hanno chiesto di essere processati con il rito abbreviato. Gli altri quattro invece hanno richiesto e ottenuto il patteggiamento. Per tutti gli altri si è proceduto con il processo ordinario.

Martedì prossimo tra le persone che dovranno comparire alla sbarra Timoteo Salvatore D’Arpino, ex comandante della stazione di Guarcino, Stefano Umbri il fratello del titolare della pompa di benzina di Torre Cajetani che ha già patteggiato la pena, Marco Calicchia, un cliente, e Marco Fiorini oggi assessore allo Sport del comune di Fiuggi a cui viene contestata la ricettazione. Secondo le accuse quest’ultimo avrebbe acquistato un quantitativo di carburante non meglio precisato, di provenienza illecita. In particolare avrebbe ricevuto benzina che proveniva da apposite taniche o fustoni, anziché essere prelevata regolarmente dalle pompe del distributore.

Sempre secondo le accuse Fiorini avrebbe acquistato il carburante ad un prezzo decisamente inferiore a quello di mercato. Nello specifico gli imputati avrebbero pagato la benzina sottocosto: 90 centesimi al litro rispetto al prezzo di mercato di 1,60. Per quanto riguarda la posizione di Stefano Umbri che sarà difeso dall’avvocato Costantino D’Ambrosi, gli viene contestato di aver acquistato e rivenduto insieme al fratello il carburante di provenienza illecita.

L’acquisto del carburante è stato immortalato dalle telecamere. Il presunto raggiro sarebbe stato ideato da due camionisti che dopo aver sottratto parte del carburante trasportato, lo vendevano a 50 centesimi al litro ai gestori della pompa di benzina di Torre Cajetani. La benzina veniva poi rivenduta ai clienti a 90 centesimi.


Per quanto riguarda l’assessore Fiorini, che sarà difeso dall’avvocato Alioska Baccarini, ha respinto fermamente tutte le accuse sostenendo che dimostrerà nelle sedi opportune l’estraneità ai fatti che gli sono stati contestati. L’inchiesta come si ricorderà era stata avviata per contrastare in quella zona il fenomeno dilagante dello spaccio di droga. Invece dai fotogrammi estrapolati dalle telecamere era venuta d fuori un’altra sconcertante verità. Tra gli altri avvocati del collegio difensivo AngeloTesta, Silvio Grazioli, Sandro Di Meo, Nicola Ottaviani, David Conti, Aldo Grilli e Francesco Sessa.

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Il Messaggero