Rifiuti ciociari, c'è l'accordo, la lavorazione avverrà in Puglia

Rifiuti ciociari, c'è l'accordo, la lavorazione avverrà in Puglia
L'accordo c’era, ora è arrivata l'ufficialità: i rifiuti della provincia di Frosinone saranno trattati in Puglia.  La Giunta regionale del Lazio...

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L'accordo c’era, ora è arrivata l'ufficialità: i rifiuti della provincia di Frosinone saranno trattati in Puglia.  La Giunta regionale del Lazio nella giornata di ieri ha approvato l'accordo con la Regione Puglia per la gestione dei rifiuti indifferenziati urbani prodotti nei Comuni della Provincia di Frosinone.  “In particolare - è stato spiegato dalla Regione -  viene autorizzato fino al 31 dicembre 2021 il conferimento di 280 tonnellate al giorno di “tal quale” prodotte nei Comuni del frusinate presso gli impianti di trattamento operanti nel territorio pugliese e individuati dall’Ager Puglia.  Lo smaltimento con recupero energetico verrà invece effettuato nel Lazio con oneri e organizzazione a carico della società Saf".

L'accordo era già stato illustrato la settimana scorso e ad anticiparlo era stato il presidente della Saf Lucio Migliorelli, ai sindaci Ciociaria riuniti in videoconferenza nella riunione convocata dal presidente della provincia Antonio Pompeo. “Ad oggi - aveva detto Migliorelli - non ci sono altre alternative”. Gli scarti della lavorazione non resteranno in Puglia, ma torneranno nella regione Lazio per essere smaltiti nella discarica di Viterbo e nel termovalorizzatore di San Vittore nel Lazio. La Saf, quindi, in questa fase funge soltanto da punto di trasferenza per smistare i rifiuti dei Comuni ciociari verso il Sud Italia. La questione, come noto, era nata lo scorso mese di ottobre, quando nel corso di alcuni controlli erano stati rilevati valori oltre soglia di zinco nei rifiuti in lavorazione nell’impianto Tmb di Colfelice. 

Nelle prossime settimane, entro la fine del 2021, la questione Saf dovrà rientrare e l’impianto Tmb tornare alla piena operatività. Al momento si continua a lavorare per individuare l’anomalia. “Per ora non c'è alcuna certezza, dobbiamo completare le indagini - ha chiarito il presidente della Saf -, i tempi sono purtroppo lunghi perché per avere i responsi delle analisi ogni volta bisogna attendere dai 10 ai 12 giorni. Comunque posso dire che i valori dalla scorsa settimana si stanno normalizzando”.

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Il Messaggero