Pubblica foto hard della moglie, imprenditore di Frosinone condannato a 2 anni per revenge porn

Pubblica foto hard della moglie, imprenditore di Frosinone condannato a 2 anni per revenge porn
Pubblica delle foto a luci rosse della moglie, imprenditore di 50 anni residente a Frosinone condannato per il reato di revenge porn a 2 anni di reclusione più un...

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Pubblica delle foto a luci rosse della moglie, imprenditore di 50 anni residente a Frosinone condannato per il reato di revenge porn a 2 anni di reclusione più un risarcimento danni da quantificare nelle opportune sedi. La vicenda risale a qualche tempo fa quando la donna una professionista di 45 anni uscendo di casa si ritrova sul parabrezza della sua auto delle foto che la ritraevano senza veli.

Accanto a quelle immagini il suo numero di telefono con una scritta che invitava coloro che volevano vivere “forti emozioni” a chiamarla. La donna trasecolata da quella visione, ha subito strappato dal parabrezza della vettura, quelle foto a luci rosse. Poi si è recata presso il centro antiviolenza del Telefono Rosa per presentare denuncia nei confronti del marito.

Tra loro, va detto, le cose non andavano bene già da tempo. Il carattere del coniuge dittatoriale ed autoritario non riusciva proprio a sopportarlo. Sovente all’interno di quella abitazione si scatenavano liti violente per i motivi più disparati. Ma mai e poi mai aveva pensato che per fargliela pagare il coniuge sarebbe arrivato a tanto. Un colpo basso da parte del marito che davvero non si aspettava. Non aveva avuto rispetto nemmeno per il fatto di essere la madre dei suoi figli. Quei fotogrammi erano stati estrapolati dalle videocamere di sorveglianza installate all’interno dell’abitazione.

L’uomo aveva approfittato di un momento in cui la donna pensando di poter ricucire quel rapporto, si era lasciata andare con lui ai piaceri dell’eros. Invece l’imprenditore aveva preso la palla al balzo per poterla schernire e mettere in ridicolo davanti a tutti. Per la cronaca va detto che qualcuno che aveva visto sul parabrezza della macchina quel materiale scottante le aveva telefonato per prendere “appuntamento”.

Va da sé che quella situazione aveva fatto sprofondare la donna in un profondo stato di prostrazione. Ma anche se presentare quel materiale fotografico alle forze dell’ordine l’aveva umiliata profondamente, la signora è andata avanti ed ha fatto scattare la denuncia nei confronti del marito che è stato accusato oltre al revenge porn anche di stalking. L’uomo infatti subito dopo la denuncia aveva cominciato a perseguitare la moglie inviandole messaggi minatori su wathsapp. La professionista, mamma di due figli adolescenti, come già accennato, si è rivolta al Telefono Rosa Frosinone per essere tutelata.

L’avvocato Cristiana Cialone, che opera all’interno dell’associazione di volontariato e che si è occupata di questo caso , ha prodotto davanti al magistrato elementi schiaccianti circa la responsabilità dell’indagato in merito ai reati contestati. L’uomo ha chiesto di poter essere giudicato con rito abbreviato. In questo modo ha potuto beneficiare dello sconto di un terzo della pena. Ma giustizia è stata fatta. Il coniuge, che oggi è diventato ex non potrà più farle del male. 

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Il Messaggero