Mollicone, la difesa dell'appuntato Suprano: «Non ha mai nascosto la porta»

E' terminata poco fa l'arringa difensiva degli avvocati di Francesco Suprano, l'appuntato dei carabinieri, imputato insieme all'ex luogotenente Vincenzo Quatrale,...

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E' terminata poco fa l'arringa difensiva degli avvocati di Francesco Suprano, l'appuntato dei carabinieri, imputato insieme all'ex luogotenente Vincenzo Quatrale, l'ex maresciallo Franco Mottola, il figlio Marco e la moglie Anna Maria, per l'omicidio di Serena Mollicone. Per lui i pubblici ministeri hanno chiesto 4 anni per favoreggiamento. Suprano infatti è accusato di aver coperto la famiglia Mottola portando nel suo alloggio la porta contro cui Serena, secondo l'accusa, avrebbe sbattuto la porta perdendo conoscenza per poi morire per asfissia a causa della busta con cui era stato ricoperta la testa. Per la difesa di Suprano, al contrario, le accuse di favoreggiamento sono infondate in quanto fu lo stesso appuntato, nel 2008, a mettere a disposizione dell'autorità giudiziaria la porta che si trovava nell'alloggio in uso della famiglia Mottola. 

L'udienza in corso oggi 6 luglio davanti alla Corte d'Assise di Cassino è ancora in corso. In questo momento stanno parlano gli avvocato difensori dell'ex luogotenente Vincenzo Quatrale. 

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Il Messaggero