Colpo grosso alla gioielleria "Clio" di corso Vittorio Emanuele a Pontecorvo ad agire è stata la banda dell'Audi. Le immagini delle telecamere del sistema di...
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«Ho saputo del danno e del valore rubato e mi dispiace davvero tantissimo», ha scritto un amico. «Dispiace. Un abbraccio a voi», un altro e ancora: «Mi dispiace davvero tanto». Anche l'amministrazione comunale, dopo la solidarietà diretta del sindaco Anselmo Rotondo, tra i primi ad arrivare nei pressi della gioielleria mercoledì mattina, ieri ha inviato un messaggio ai titolari: «A nome personale e dell'intera amministrazione comunale esprimo la vicinanza umana al caro amico Patrizio per il furto messo assegno nella sua gioielleria. Con la speranza che i malviventi, che hanno messo a segno il furto, siano al più presto assicurati alla giustizia. Un abbraccio a Patrizio e alla sua famiglia», ha scritto il sindaco sul suo profilo social. Nel frattempo l'attività ha riaperto i battenti, dopo i danni alla serranda. I carabinieri agli ordini del capitano Taglietti e del tenente Fava sono sulle tracce della banda, a quanto pare ben organizzata che ha agito nel centro storico di Pontecorvo.
RICOSTRUZIONE
L'azione è stata fulminea: dopo aver divelto la serranda dell'attività commerciale, con un piede di porco o un cric idraulico, sono entrati ed hanno arraffato i preziosi di gran pregio che erano esposti, senza tralasciare gli orologi. Il bottino è ingente, ma non ancora esattamente quantificato. Ora gli investigatori stanno analizzando gli elementi scientifici raccolti mercoledì mattina nel locale, c'è stato infatti il repertamento delle impronte digitali e acquisizione delle immagini del sistema di videosorveglianza che ha ripreso la scena, da quei frame potrebbe arrivare la svolta per l'identificazione degli autori.
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Il Messaggero