Piste da sci ancora piene di neve, ma vuote: la maledetta primavera di Campo Catino e Campostaffi

Piste da sci ancora piene di neve, ma vuote: la maledetta primavera di Campo Catino e Campostaffi
Un parcheggio desolatamente vuoto. Le serrande di bar e ristoranti abbassate. Gli impianti di risalita mai avviati. Eppure il paesaggio è quello dei tempi migliori con il...

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Un parcheggio desolatamente vuoto. Le serrande di bar e ristoranti abbassate. Gli impianti di risalita mai avviati. Eppure il paesaggio è quello dei tempi migliori con il misuratore della neve che segna ancora oggi la bellezza di 1 metro e mezzo di neve. È amara la Pasqua di Campocatino e di Campo Staffi, le due località sciistiche che mai come quest'anno hanno vissuto una medaglia a doppia faccia: tantissima neve, ma il botteghino degli ski-pass a quota zero.

Le scuole sci, con le attività di noleggio delle attrezzature, non hanno mai iniziato la stagione. I ripetuti rinvii (si apre a dicembre, poi a inizio gennaio, quindi a fine gennaio, infine a febbraio) di possibili aperture, ha solo accentuato il senso di amarezza e di rabbia per una stagione buttata al vento e con essa i soldi di preparazione di impianti e piste comunque eseguite per tenersi pronti in caso riapertura.

Un po' meglio è andato ai locali che, almeno sino a quando era in vigore la zona gialla, hanno registrato giornate da sold out, specie nei week-end. Tanto che in alcuni casi le forze dell'ordine hanno dovuto rimandare indietro le auto che arrivavano sin sopra il piazzale.

L'aumento dei contagi e l'entrata in zona arancione prima e zona rossa ora ha azzerato anche le presenze di semplici appassionati della montagna azzerando così anche le presenze di chi si divertiva con le ciaspole, con lo sci di fondo o di persone che si divertivano più semplicemente a buttarsi dai pendii con il bob.

Di solito a fine marzo la stagione sciistica chiude i battenti almeno a queste latitudini. Quest'anno invece ci sarebbero state tutte le condizioni per una stagione d'oro con la neve sempre presente in abbondanza da dicembre sino ad aprile. In condizioni normali, domani, giorno di Pasquetta, ci sarebbe stato l'ennesimo tutto esaurito con affari d'oro per gli operatori. Insomma poteva essere davvero la stagione perfetta mentre invece si è trasformata in un incubo.

«È incredibile quanta neve ancora c'è. Sulle piste c'è oltre un metro che ad aprile rappresenta una vera eccezione. Una beffa unica», commenta il sindaco di Guarcino, Urbano Restante. Se solo si pensa che il 2020 ha visto la stazione di Campo Catino chiusa anche nel periodo pre Covid causa l'assenza totale di manto bianco fa ancora più rabbia.

L'emergenza sanitaria per il Covid ha fatto poi scappare anche le società che si erano aggiudicate il bando per la gestione della stazione sciistica. Il comune aveva rimediato affidandola ad una gestione locale. Ma è stato inutile. Ciò nonostante il sindaco non si arrende: «Stiamo già preparando il nuovo bando per la nuova assegnazione della gestione che contiamo di pubblicare ad inizio estate».

Per gli appassionati sa ulteriormente di beffa il fatto che, in questi giorni post Pasqua, si registrerà un ulteriore abbassamento delle temperature (fin quasi a meno 10): tornerà anche la neve con 10/15 centimetri di neve fresca che si andranno ad aggiungere a quella già presente. Piste piene di neve a metà aprile, ma nessuno potrà percorrerle.
 

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Il Messaggero