Piedimonte San Germano, il cavalcavia dove morì Antonello Gerilli è di competenza comunale. La sentenza del consiglio di stato

Una diatriba giudiziari tra Ente e Consorzio Industriale difeso dall'avvocato Sandro Salera

Il cavalcavia dove c'era stato il mortale
La compertenza sul cavalcavia dove morì Antonello Gerilli, 58 anni autotrasportatore di Villa Santa Lucia, è di competenza del Comune di Piedimonte San...

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La compertenza sul cavalcavia dove morì Antonello Gerilli, 58 anni autotrasportatore di Villa Santa Lucia, è di competenza del Comune di Piedimonte San Germano. Lo ha deciso il  Consiglio di Stato, sezione 5, con la sentenza di oggi, che ha riformato la sentenza del Tar Lazio Latina accogliendo l'appello del Consorzio Industriale del Lazio, difeso dall'avvocato Sandro Salera, nella controversia contro il Comune di Piedimonte San Germano. La vicenda amministrativa contenziosa trae origine dal sinistro mortale avvenuto a Piedimonte San Germano in data 27 ottobre 2019, sul cavalcaferrovia di Via Pistillo, quando il conducente di un'autovettura era finito fuori strada precipitando da un'altezza di 10 metri circa, la morte era stata immediata. Il Comune di Piedimonte San Germano, nell'immediatezza del fatto aveva emesso provvedimento sindacale contingibile ed urgente a carico del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Frosinone e di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), ordinando loro, nelle rispettive qualità di proprietario e di esecutore dell'opera, le attività di verifica e messa in sicurezza del ponte cavalca ferrovia di via Pistillo.


L'Ente consortile, eccependo l'illegittimità dell'intimato ordine comunale di verifica e messa in sicurezza nonché ritenendosi del tutto estraneo alle attività di manutenzione dell'area, aveva proposto ricorso al Tar lazio Latina, che con la sentenza del 2020 respingeva l'impugnativa proposta. Il Consorzio Industriale del Lazio, rappresentato e difeso dall'avvocato Sandro Salera, ha proposto appello avverso la a sentenza e il Consiglio di Stato, in accoglimento della tesi difensiva esposta, ha riformato la sentenza del Tar Lazio Latina, ritenendo che in realtà fosse il Comune a doversi occupare della manutenzione della predetta strada, dichiarando al contempo l'estraneità del Consorzio rispetto agli obblighi di messa in sicurezza dell'opera. "Il Consorzio Industriale esprime grande soddisfazione per l'esito positivo del giudizio", fa sapere la difesa.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero