Picchia il vicino di casa, lo aveva scambiato per l'amante della ex compagna

Picchia il vicino di casa, lo aveva scambiato per l'amante della ex compagna
Quella gelosia morbosa che aveva nei confronti della convivente aveva distrutto il loro rapporto di coppia. Addirittura l'uomo, un operaio residente a Supino di 42 anni, aveva...

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Quella gelosia morbosa che aveva nei confronti della convivente aveva distrutto il loro rapporto di coppia. Addirittura l'uomo, un operaio residente a Supino di 42 anni, aveva aggredito un vicino di casa che aveva aiutato la compagna a portare in casa le buste della spesa e invece lui aveva scambiato per il suo amante.

Una situazione che a lungo andare ha portato la donna, mamma di due figli ancora piccoli, ad allontanarlo dalla sua vita. Ma è stato proprio a quel punto che l'uomo ha iniziato a mettere in atto comportamenti persecutori che alla fine hanno fatto scattare le manette ai suoi polsi.
Nei giorni scorsi l'uomo, al culmine dell'ennesima aggressione ai danni della sua ex, è stato arrestato dai carabinieri. Anche davanti ai militari il 42enne aveva continuato a minacciare di morte la donna insultandola. Per lui si sono spalancate le porte del carcere.

Successivamente l'uomo, difeso dagli avvocati Giuseppe Spaziani e Claudia Padovani, è riuscito ad ottenere i domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico. Dunque ogni suo movimento verrà monitorato. L'operaio non potrà assolutamente avvicinarsi alla ex convivente, viceversa verrà immediatamente tradotto in carcere.

I fatti risalgono al giugno scorso, quando il 42enne nonostante fosse separato pretendeva di continuare a gestire la vita della ex convivente. Addirittura pretendeva che la donna gli facesse una videochiamata ogni volta che si spostava per andare a Pofi dove aveva dei parenti. A detta dell'operaio però quelle trasferte servivano alla donna per incontrarsi con il suo amante. Non c'era giorno in cui lei non se lo ritrovasse sotto casa urlando e minacciando che l'avrebbe ammazzata se non gli portava in visione il suo cellulare.

L'operaio pretendeva di sapere chi chiamava e che tipo di rapporto avesse con gli uomini che stavano registrati in rubrica. Una situazione che aveva reso la vita impossibile sia alla ex convivente che ai figli. Una volta per evitare di incontrarlo davanti all'abitazione la signora era stata costretta a pernottare insieme ai suoi bambini in un Bed e Breakfast.

Un'altra volta ancora era stata costretta ad allertare i carabinieri perché l'uomo aveva messo uno stecchino nel citofono per fare in modo che il campanello squillasse all'infinito. Dopo un'ora la donna non potendone più aveva chiesto aiuto ai militari. Ora l'uomo è ai domiciliari e domani, accompagnato dai suoi difensori, verrà interrogato dal giudice per le indagini preliminari Ida Logoluso.
 

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Il Messaggero