Picchia il padre e fugge armato di coltello, i carabinieri costretti ad usare il taser per bloccarlo

Un 27enne di Anagni, dopo aver aggredito il genitore, si è scagliato anche contro i militari dell'Arma

Picchia il padre e fugge armato di coltello, i carabinieri costretti ad usare il taser per bloccarlo
La scorsa notte, ad Anagni, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia unitamente ai Carabinieri della Stazione di Piglio hanno arrestato un 27enne che ha reagito con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La scorsa notte, ad Anagni, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia unitamente ai Carabinieri della Stazione di Piglio hanno arrestato un 27enne che ha reagito con violenza nei confronti dei militari che lo stavano controllando in quanto autore di un’aggressione nei confronti del padre 66enne. I Militari per immobilizzarlo, sono stati costretti a ricorrere al “taser” in dotazione.

La vicenda iniziava nella serata precedente, quando un uomo segnalava ai Carabinieri di essere stato vittima di aggressione, lungo la via Anticolana loc. Badia, da parte di suo figlio il quale si era anche impossessato di un coltello prelevato da un ristorante della zona dandosi alla fuga. La vittima subito soccorsa e posta in sicurezza dai Militari, rifiutava il ricorso a cure mediche e riferiva che l’aggressione era scaturita, per futili, da un evidente stato di disagio vissuto dal figlio.

I Carabinieri dopo aver rintracciato il giovane, nonostante i tentativi di persuasione, venivano  aggrediti con spintoni, calci e pugni.  A questo punto, dopo aver ammonito l'esagitato, come da procedure previste per tali casi, i militari si sono visti costretti a fare uso del “taser” in dotazione, riuscendo così a immobilizzarlo.

Dopo l’intervento del   personale  sanitario, che  verificava  il buono stato di salute dell'uomo colpito dalla scarica elettrica,    veniva  stato  trasportato presso l’Ospedale di Frosinone dove è stato ricoverato in conseguenza del forte stato di agitazione. Anche i militari sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari  avendo riportato lievi lesioni.

Al termine delle formalità l’aggressore  è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Stamattina l’arrestato è comparso dinanzi al Giudice del Tribunale di Frosinone che ha convalidato l'operato della Polizia Giudiziaria.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero