Pezz de Pane tra i migliori forni d'Italia, il premio del Gambero Rosso

Roberta Pezzella insieme ad altri due premiati
 Ancora una volta Pezz de Pane è tra i migliori panifici d'Italia. Negli scorsi giorni, infatti, è stata presentata la quarta edizione della guida Pane e...

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 Ancora una volta Pezz de Pane è tra i migliori panifici d'Italia. Negli scorsi giorni, infatti, è stata presentata la quarta edizione della guida Pane e Panettieri d'Italia 2023 di Gambero Rosso. E la panetteria di Piazza Garibaldi, nel cuore del centro storico del capoluogo, ha conseguito i fatidici tre pani per la qualità dei suoi prodotti, ossia il massimo della quotazione. Ad aver conseguito questo risultato in tutta Italia sono soltanto 54 panifici. Nel Lazio, sono presenti Roma e Frosinone, grazie a Roberta Pezzella, l'unica donna premiata nei confini laziali. «È una grande soddisfazione ci racconta Roberta- in un anno bello tosto. Stare sempre in mezzo a delle figure importanti della panificazione italiana, come Gabriele Bonci che era alla premiazione anche per me, è sempre un grande orgoglio». La filosofia che insegue Roberta è quella di «un pane 100% naturale, senza farina 0 e 00, o quelle fatte con grani esteri. Il grano poi macinato a pietra, solo lievito madre, a lunga lievitazione, con vari tipologie di miscele».

Ad esempio, tra i più particolari quello di Ponza fatto con la crioestrazione del finocchietto selvatico, preso sull'isola. Ormai è da 1 anno e 4 mesi che Pezz de Pane è aperto nel capoluogo: «All'inizio non è stato semplice spiega Roberta- la gente veniva più per curiosità, ma molti contestavano i prezzi. Poi, a mano a mano, abbiamo fatto capire il lavoro che facciamo. Adesso- conclude- sono soddisfatta». Tra l'altro, proprio per festeggiare un anno di attività, Roberta ha realizzato una maglia, fatta artigianalmente, ed acquistabile nel suo negozio in edizione limitata. Ma qual è il pane più gettonato nell'attività? «Quello di Frosinone ci spiega- anche perché era tra i meno costosi. È un semi-scuro, con grano tenero, fatto con l'80% di farina di tipo 1 e 20% di integrale». Infine, Roberta spiega che in futuro «mi piacerebbe fare anche qualcos'altro, tra pizza al taglio o un posto dove fare colazione o un laboratorio. Sicuramente vorrei fare anche qualche altra cosa per la città».


Matteo Ferazzoli
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Il Messaggero