Paolo Picarazzi, da minatore a cuoco: così ha stregato l'Australia con i piatti della Ciociaria

L'uomo di Castelliri ha una locanda a 130 km da Sidney ed è diventato un punto di riferimento. Ora lo cercano anche gli sceicchi: "Porto i nostri sapori e racconto la storia del territorio"

«Mio fratello con la cucina ciociara ha stregato australiani e sceicchi». Roberta 38 anni e suo marito Wiliams di 47, di Isola del Liri raccontano la storia di Paolo...

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«Mio fratello con la cucina ciociara ha stregato australiani e sceicchi». Roberta 38 anni e suo marito Wiliams di 47, di Isola del Liri raccontano la storia di Paolo Picarazzi, 47enne anche lui, nato e cresciuto al centro di Castelliri: «Paolo lasciò l'Italia nel 2012 era saldatore industriale nei cantieri navali in diversi paesi del Medio Oriente, poi l'incontro che gli ha cambiato la vita con l'australiana Kelly che lavorava nel settore del turismo negli Emirati Arabi». Si sono innamorati e Paolo l'ha seguita in Australia. Per scommessa hanno aperto un ristorante al centro di Carcour, 200 abitanti, che sorge in una vallata a 30 minuti da Orange in New South Wales, a 130 chilometri da Sydney. «Hanno aperto il loro piccolo ristorante "Antica Australis" - racconta sua sorella Roberta - tre settimane prima della pandemia, quasi per gioco. Oggi il locale ha trasformato il piccolo centro in una meta per appassionati di buona cucina da tutto il paese».

QUI SIDNEY

Chiamiamo Paolo Picarazzi dall'altra parte nel mondo, a Sidney sono le 8 del mattino: «Sono in cucina e sto preparando per il pranzo di oggi».È arrivato in Australia ed è sceso nelle viscere della terra, minatore di carbone per un periodo di tempo, poi Kelly lo sprona, secondo lei ha le capacità adatte per diventare cuoco: «È stata la mia compagna a credere in me, non ho fatto altro che mettermi dietro i fornelli ed è iniziato tutto. Sagne e fagioli, gli gnocchi con le costine di maiale, che sono il mio piatto forte, polenta con le salsicce broccoletti abbinando i miei piatti con dei prodotti locali rivisitati in chiave ciociara, questa è stata la svolta del mio successo».

Tuo padre era fornaio, fai anche il pane? «No, sono capacissimo a farlo, ma sono da solo in cucina non ho il tempo materiale, se conoscessero anche il pane ciociaro impazzirebbero, ma non è detto che possa iniziare ad infornarlo».
La sua locanda è sempre piena, vince premi ovunque ed è arrivato a cucinare anche per uno sceicco: «La direttrice del festival australiana è venuta a mangiare nel locale ed è rimasta attratta dalla particolarità della nostra accoglienza, non siamo un ristorante direi che siamo una performance, ai piatti abbiniamo delle storie sulla mia provenienza, dai briganti, ai sanniti, ai volsci, agli ernici sino agli antichi romani. Per questo motivo ci ha invitato a far parte del festival culinario e culturale nella terra dell'emiro Ras Al Khamimah. Lo sceicco Sheick Saud bin Saqr al Qasimi sta ristrutturando Al Jazeera Al Hamra del 1600, l'ultimo villaggio rimasto in vita dei raccoglitori di perle nell'emiro di ras al Kaimah. Per riattivarlo una volta l'anno organizzano un festival dell'arte contemporanea con più di 100 artisti che arrivano da tutto il mondo, noi rappresentiamo Italia ed Australia. Lo scorso anno ospite per una settimana, afebbraio del 2024 resterò un mese. Lo sceicco oltre ai piatti è rimasto affascinato dal racconto della storia di ogni pietanza».

LA SINERGIA

Un ruolo fondamentale l'ha avuto la compagna Kelly : «È una guida turistica continua Paolo e la prima volta che è venuta coin me in Ciociaria ne è rimasta stregata. Ha capito subito le potenzialità che offriva questa terra. Dico sempre che la mia locanda è una piattaforma di lancio per i tour in Ciociaria ed ai miei clienti suggerisco un viaggio nella mia terra dicendo loro "Quello che mangi qua, non è che una piccola parte di quello che scoprirai lì"». In questi anni Paolo e Kelly hanno formato comitive (20 visitatori per volta) di australiani, indonesiani americani ed olandesi in visita in provincia di Frosinone, per far conoscere storia e cultura dei nostri territori.

LA PROSSIMA TAPPA

Hanno alloggiato a Guarcino e a Picinisco: «Collaboriamo con delle guide del posto conclude Picarazzi - la direttrice del museo di Atina, l'archeologa Ilenia Carnevale, è un nostro contatto, ci aiuta molto nel tracciare la storia del territorio. Le zone che abbiamo visitato in questi anni sono la Valle di Comino, Veroli Alatri ed Anagni. Le prossime tappe saranno Isola del Liri e Arpino. Il sogno di Kelly è di vivere e aprire un ristorante a Picinisco, da lì organizzare i tour dall'Australia in Ciociaria».

Paolo promette: «Sarò a capodanno a Castelliri, ho bisogno di contatti con storici del territorio, questa terra ha delle potenzialità enormi e solo chi vive fuori dall'Italia si può rendere conto di quanto siamo nati fortunati».
Gianpiero Pizzuti
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Il Messaggero