Bici danneggiata al ragazzino, i bulli in azione anche nel paese di Willy

Bici danneggiata al ragazzino, i bulli in azione anche nel paese di Willy
Bulli nel paese di Willy, undicenne rinuncia alla bicicletta. È una storia di dispetti per dirla in maniera edulcorata, ma sostanzialmente di bullismo se vogliamo usare una...

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Bulli nel paese di Willy, undicenne rinuncia alla bicicletta. È una storia di dispetti per dirla in maniera edulcorata, ma sostanzialmente di bullismo se vogliamo usare una cifra attuale per distinguere certi comportamenti, quella che sta vivendo Giovanni (nome di fantasia), undici anni. E si svolge a Paliano, il paese dove è cresciuto Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso a Colleferro 3 anni fa in una tragica notte di cieca e inspiegabile violenza; dove ci si commuove ogni volta che in Tv si parla di lui o si vede un docufilm che ripercorre la sua vita e il suo tragico epilogo; dove si continua a commemorare la sua morte e dove si sta per inaugurare un monumento, frutto di un bando comunale, che verrà installato nel parco pubblico che porta già il suo nome. La morte tragica di Willy ha segnato uno spartiacque tra un prima e un dopo nel sentire comune e nella prevenzione di fenomeni di bullismo tant'è che l'argomento lo scorso anno scolastico è stato anche al centro di un progetto che si è concluso con una bella iniziatica "Sport 1 bulli 0" tenuta presso il palazzetto dello sport.

LA VITTIMA

Passare dalle parole ai fatti e all'educazione, però, non è impresa facile nemmeno nel paese di Willy, almeno a giudicare dalla storia di Giovanni. L'undicenne è iscritto alla prima classe della secondaria di primo grado. La scuola si trova a circa 1 km di distanza dalla casa dove la famiglia si è trasferita da qualche tempo dopo aver vissuto diversi anni nel centro storico. La bicicletta è la grande passione di Giovanni e lui ha deciso di usarla come mezzo di locomozione anche per raggiungere l'edificio scolastico. «Non ha voluto che lo iscrivessi al servizio di trasporto scolastico spiega la madre perché in sella alla sua bici è sempre andato dappertutto». Non aveva fatto i conti, però, con uno spiacevole imprevisto: l'azione dei bulli. Nonostante la leghi alla ringhiera che delimita la passerella esterna all'edificio per l'abbattimento delle barriere architettoniche, la ritrova sempre manomessa.

LA SOLIDARIETÀ

La famiglia non riesce a capire il motivo di tale accanimento. «È avvilito» ci racconta la mamma. Sul social, intanto, è scattata la solidarietà Della storia di Giovanni ci piace raccontare anche i risvolti positivi, perché potrebbe aver trovato la soluzione: una sua amica che abita vicino il plesso scolastico si è offerta di aiutarlo parcheggiandola da lei.

Una "lezione" per i bulli.

Annalisa Maggi
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Il Messaggero