Sale operatorie bloccate e 90 pazienti in attesa, giorni decisivi per il caso degli anestetisti di Cassino

Sale operatorie bloccate e 90 pazienti in attesa, giorni decisivi per il caso degli anestetisti di Cassino
Prima per il Covid e adesso per la carenza di anestesisti si è fatta lunga la lista d’attesa dei pazienti per un intervento chirurgico all’ospedale di Cassino....

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Prima per il Covid e adesso per la carenza di anestesisti si è fatta lunga la lista d’attesa dei pazienti per un intervento chirurgico all’ospedale di Cassino. Ad aggravare la situazione al reparto di chirurgia c’è stato il trasferimento del primario all’ospedale di Viterbo. Ora si attende l’arrivo del nuovo dirigente medico. Sarebbero almeno 90 i pazienti da operare. Liste d’attesa si sono formate in tutti i reparti dove sono previsti interventi chirurgici. Ma da mercoledì scorso la direzione sanitaria ha disposto la chiusura delle sale operatorie per la mancanza di anestesisti dopo la comunicazione della responsabile di Anestesia e rianimazione.


Quest’ultima aveva avvertito che, se non si fosse sbloccata la situazione, non sarebbe stato possibile assicurare le due guardie di 24 ore a rianimazione e a emergenza e che si rimaneva in attesa di disposizioni per la copertura dei 40 turni mancanti. In settimana ci sono stati contatti e incontri all’ospedale di Cassino e all’Asl di Frosinone e soprattutto con la regione Campania.

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Cinque medici della provincia di Caserta che prestavano servizio da anni in convenzione come anestesisti negli ospedali di Cassino e Sora hanno dovuto sospendere l’attività per il blocco arrivato, a causa del covid, dall’Asl di Caserta.

Grazie anche all’intervento del sindaco Enzo Salera è stato ripreso il dialogo con la regione Campania ed entro oggi dovrebbe arrivare il nullaosta dall’Asl di Caserta. Perché a Cassino sarebbero necessari tre anestesisti in aggiunta ai sette già disponibili per la ripresa del servizio in modo da permettere la riapertura delle sale operatorie.

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In caso di risposta negativa da Caserta o di altri ritardi l’Asl di Frosinone, nella riorganizzazione dei 32 anestesisti di cui dispone per gli ospedali della provincia e di altre strutture sanitarie, dovrebbe inviare almeno un medico a Cassino per permettere di sbloccare la situazione che sta diventando critica.
In questi giorni vengono eseguiti solo interventi urgenti ed indifferibili. Comunque sabato scorso il sindaco Salera, dopo un colloquio con la direzione Asl, ha assicurato che per oggi la situazione dovrebbe sbloccarsi.


La Uil sanità nei giorni scorsi ha chiesto all’Asl risposte precise sui motivi della carenza di anestesisti e i ritardi per il rinnovo degli incarichi mentre lo Snami è stato più critico: «Ci si aspettava per i cittadini della provincia di Frosinone, e più specificatamente per i residenti del cassinate, che dopo la già avvenuta sospensione per gli interventi programmabili occorsa in seguito all’emergenza covid, l’intesa della Asl fosse quella di tornare quanto meno al regime ordinario, posto che si devono comunque smaltire i copiosi elenchi degli interventi rinviati negli ultimi tre mesi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero