Piedimonte, omicidio del piccolo Gabriel: si farà una perizia psichiatrica sulla madre

Piedimonte, omicidio del piccolo Gabriel: si farà una perizia psichiatrica sulla madre
Omicidio del piccolo Gabriel Feroleto, al via la perizia psichiatrica per la madre Donatella Di Bona 29 anni di Piedimonte San Germano. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Omicidio del piccolo Gabriel Feroleto, al via la perizia psichiatrica per la madre Donatella Di Bona 29 anni di Piedimonte San Germano.


Ieri mattina dinanzi al Gup del Tribunale di Cassino Domenico Di Croce, dove si sta celebrando il processo con il rito abbreviato c’è stato il conferimento incarico al professor Mandarelli, il quale tra qualche giorno inizierà le operazioni peritali. Udienza alla quale non è mancata proprio l’imputata Donatella Di Bona presente in video conferenza dal carcere di Rebibbia.

A chiedere la perizia psichiatrica, come noto, è stata la difesa della donna, rappresentata dagli avvocati Lorenzo Prospero e Chiara Cucchi. Ora il perito chiarirà se al momento dell’omicidio del piccolo Gabriel, avvenuto il 17 aprile 2019 per soffocamento meccanico tramite la chiusura in contemporanea di naso e bocca, Donatella era capace d’intendere e di volere.

La donna subito dopo la morte del figlio di pena 26 mesi, ha fornito varie versioni dei fatti. Pochi minuti dopo il fatto, nel pomeriggio del 17 aprile, riferì di essere stata vittima, assieme al figlioletto, di investimento pirata mentre passeggiava in una stradina di fronte l’abitazione di famigli i località Volla a Piedimonte San Germano.

Messa sotto torchio. Qualche ora dopo di fronte al procuratore capo di Cassino Luciano D’Emmanuele, confessò di aver ammazzato il figlio alla presenza del suo ex compagno e padre del bimbo, Nicola Feroleto (anche lui in carcere con l’accusa di omicidio).

Motivo? I due si sarebbero appartati e il piccolo faceva i capricci perché voleva tornare dalla nonna. Una versione che ha tenuto fino a cinque settimane dopo, quando nel corso di un interrogatorio fiume nel carcere di Rebibbia, fornì la sua ultima versione: «Lo abbiamo ammazzato insieme».

E tirò in ballo Nicola Feroleto. Un’altalena di notizie e stati d’animo che hanno portato la difesa a chiedere e ottenere il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. L’udienza di ieri alla quale ha preso parte anche la madre di Donatella, la signora Rocca e suo figlio (assistiti dagli avvocati Alberto Scerbo e Giancarlo Corsetti), è stata aggiornata al 15 settembre prossimo, quando il perito esporrà la relazione finale.

Nel frattempo questa mattina, la signora Rocca, accompagnata dai carabinieri, si recherà nell’abitazione di località Volla a Piedimonte per riprendere oggetti.

Nicola Feroleto, 49 anni di Villa Santa Lucia, assistito dall’avvocato Luigi D’Anna, ha scelto di comparire dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Cassino. Si è sempre dichiarato innocente. «Non erano presente al momento del fatto, glielo avrei impedito di uccidere mio figlio», ha sempre ripetuto l’uomo.


Il processo era in programma per il 20 marzo scorsa, ma l’emergenza Covid-19 ha fatto slittare il tutto al 22 maggio prossimo. Ci sarà il processo in video conferenza, in aula ci sarà solo la Corte e il pubblico ministero.




  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero