Omicidio Palleschi, i familiari: "Gilberta uccisa due volte"

Gilberta Palleschi
"Gilberta è stata uccisa due volte: la prima dal mostro,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
"Gilberta è stata uccisa due volte: la prima dal mostro, la seconda dallo Stato italiano". Parole dure, pronunciate con rabbia e sconcerto. Questo il primo doloroso commento che Giuliana De Ciantis, cognata di Gilberta Palleschi, ha fatto dopo la sentenza d'Appello di ieri con cui è stata riconosciuta l'infermità mentale ad Antonio Palleschi, il "mostro del Fibreno", e ridotta la pena a venti anni. Ieri mattina erano presenti tutti i familiari di Gilberta, la prof. di inglese uccisa il 1 novembre 2014 in località San Martino a Broccostella. Mamma Elia, il fratello Roberto, i nipoti Luca e Alessia, Giuliana erano usciti di buon ora dalla loro abitazioni insieme al loro avvocato Massimiliano Contucci, con la speranza nel cuore, la speranza che venisse fatta piena giustizia. Invece, la sentenza ha cancellato mesi e mesi di battaglie, di manifestazioni, di accorati appelli, di speranze. Giuliana, dopo la lettura, ha applaudito pronunciando parole di disprezzo verso quella decisione che rende ancor più inaccettabile la morte di Gilberta: "Mamma Elia e Roberto sono rimasti di ghiaccio, muti, senza fiato - ha detto Giuliana -. Io non ce l'ho fatta ed ho urlato tutta la mia rabbia. E' stato vanificato anche il lavoro che i Carabinieri hanno svolto egregiamente, assicurando alla giustizia un assassino, giustizia che poi non è stata portata a termine perché tra venti anni o forse anche meno Antonio Palleschi tornerà a Sora. E' un uomo pericoloso, ci aveva già provato ad Arpino, ci è riuscito con Gilberta. Chi ci dice che non lo farà ancora? E questo come può permetterlo lo Stato italiano? Che differenza fa se è malato o meno? Ha ucciso una donna barbaramente, ha continuato nei giorni seguenti a fare la sua vita come se nulla fosse e la giustizia che fa? Invece di confermare la pena gliela riduce? E' inaccettabile". Commenti sprezzanti anche da parte dei nipoti: "E' uno schifo, è inaccettabile, nostra zia è stata uccisa e violentata una seconda volta". Amaro anche il commento del legale Massimiliano Contucci: "In 20 anni di professione è la prima volta che esco da un'aula deluso, amareggiato e senza parole. La sentenza della Corte di Assise di Appello è indegna di un paese civile".
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero