“Testimoni dei testimoni”, è questa l’investitura ricevuta da una delegazione di studenti dell’I.I.S. “V.Simoncelli” di Sora che ha...
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Melissa Sabatini e Federico Grossi, allievi della 5^B e della 5^A del Liceo classico, e Ilaria De Angelis della classe 5^D del Liceo linguistico, accompagnati dalla professoressa Rita Capoccitti, docente di Filosofia e Storia, hanno trascorso tre giorni, dal 14 al 16 aprile, nei luoghi della Shoah, a Cracovia. La delegazione del “Simoncelli” ha avuto il privilegio, insieme ad altri circa 500 giovani laziali, di visitare il ghetto ebraico della città polacca e i campi di sterminio di Birkenau e di Auschwitz accompagnata dai tre sopravvissuti della Shoah, Samuele Modiano, ebreo di Rodi, e le sorelle Bucci, originarie della città di Fiume .
“Abbiamo seguito una lezione di Storia eccezionale, tenuta da chi ha vissuto sulla propria pelle il dramma di quella prigionia…abbiamo oltrepassato i cancelli di quel luogo, simbolo di tutte le persecuzioni, sulla scia del racconto in diretta, commosso e intermittente, dei sopravvissuti, nostri compagni di viaggio lungo quei terribili sentieri di morte…”, si esprimono così gli studenti del Simoncelli, tornati nelle aule con la vocazione di farsi “testimoni dei testimoni” tra i compagni di scuola, attoniti uditori del racconto commosso dei loro inviati speciali.
“Il Viaggio della Memoria” non può essere pensato come una gita scolastica, un ’alternativa estemporanea al flusso alternante delle lezioni e delle verifiche….si è rivelato, fin dai primi momenti, uno straordinario cammino di studio e di crescita, un’opportunità di formazione e di conoscenza tesa al conseguimento di un obiettivo impareggiabile, prendere piena coscienza del significato vero della nostra storia passata per costruire, fin dal presente, un futuro che, mai più, rechi in sé i germi dei terribili orrori commessi….”, queste le dichiarazioni della professoressa Rita Capoccitti, curatrice dell’iniziativa, caldamente sostenuta dal Dirigente scolastico dell’IIS “Simoncelli”, professoressa Clelia Giona, particolarmente sensibile a questo tipo di attività finalizzate a sviluppare nelle giovani generazioni quell’insieme di valori di democrazia, libertà ed uguaglianza indispensabili nella costruzione di una cittadinanza consapevole. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero