A San Vittore del Lazio torna l'albero di Natale più grande del mondo. Dal 2009 l'albero che si illuminava sulle pendici di Monte Sambucro - che lo si vedeva a decine di chilometri di distanza in un territorio compreso tra Lazio, Molise e Campania - non brillava più.

A causarne lo spegnimento, o quantomeno, a non permetterne più l'illuminazione, sarebbero state le mucche che, con il loro pascolare, spostavano e tranciavano i cavi che portavano energia elettrica alle lampade. A rendere famoso l'albero i suoi numeri: 490 metri di altezza per 300 metri di base, per un'area complessiva di 75.000 mq, l'equivalente di 8 campi di calcio. I cavi elettrici utilizzati per l'abete sono lunghi oltre 18.000 metri e la potenza elettrica utilizzata è pari a 46.000 Watt.

Nato da un'idea di Elio De Cao che la propose a Giuseppe Vendittelli, venne realizzato e, nel 2002 è stato riconosciuto come il più grande del mondo dalla società londinese Guinness World Records. A distanza di vent'anni esatti da quel riconoscimento ottenuto, grazie all'attivismo di Giuseppe Vendittelli e con il supporto dell'amministrazione comunale, ieri sui sul sagrato della Chiesa madre di Santa Maria della Rosa alle ore 18 si è tenuta la cerimonia di accensione dell'albero. A premere il tasto che illumina l'albero compreso tra tre regioni (Lazio, Campania e Molise) è stata la sindaca Nadia Bucci che non nasconde l'orgoglio.

Anche quest'anno le misure dell'Albero luminoso di San Vittore del Lazio sono da primato: 500 metri è l'altezza, la base è di 300 metri, la stella cometa è lunga 200 metri, la superficie dell'albero compresa la stella è di 35000 mq, pari a sei campi di calcio. Spiegano i promotori dell'iniziativa: «Con queste misure da record, specialmente per la lunghissima stella cometa, siamo tornati a competere con l'Albero della città di Gubbio. La grande sagoma dell'Albero di Natale con la sua stella cometa è stata illuminata con 900 lampade policrome a risparmio energetico, e sarà visibile dall'intero territorio della Valle del Liri-Garigliano, e non solo, per tutto il periodo delle festività natalizie».