Muri imbrattati a Ferentino durante le notti del lockdown, giovane di Alatri incastrato dalle telecamere e condannato

Muri imbrattati a Ferentino durante le notti del lockdown, giovane di Alatri incastrato dalle telecamere e condannato
Imbrattare i muri è già di per sé un reato, figuriamoci poi nei giorni del lockdown. Ma forse, chissà, è stato proprio questo a spingere Z.T.,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Imbrattare i muri è già di per sé un reato, figuriamoci poi nei giorni del lockdown. Ma forse, chissà, è stato proprio questo a spingere Z.T., 19 anni di Alatri, a mettere in atto le sue incursioni. Il giovane, però, non aveva fatto i conti con la videosorveglianza: grazie alle telecamere i carabinieri lo hanno identiticato e rintracciato. E ieri il diciannovenne è stato condannato a due mesi di carcere, commutati in una pena pecuniaria, per il reato di danneggiamento. 

I fatti come già accennato risalgono al marzo scorso, quando tutti erano barricati in casa per i divieti anticontagio.  Il writer, approfittando delle strade deserte e incurante delle disposizioni,  ogni notte usciva per mettere a segno le sue incursioni. Sfidando anche le forze dell’ordine, ha imbrattato il muro prospiciente l’ingresso della caserma dei carabinieri della locale stazione situata in un palazzo consolare che risale al 1800.

Ha lasciato il segno alle serrande delle pizzerie “Totò” ed “Il Capriccio” ed sul muro esterno dello stadio comunale. Per non parlare di due cartelloni pubblicitari di proprietà del comune di Ferentino, di una pensilina posta alla fermata dell’autobus sempre di pertinenza dell’amministrazione comunale e del muro di un immobile che ospita un supermercato. Il giovane non ha disdegnato nemmeno di dare un” tocco di colore “ ad un furgone Renault Master.
A smascherare il writer sono stati i carabinieri di Ferentino che, grazie ad alcune videocamere installate lungo le strade della città, sono riusciti a dare un nome ed un volto a chi per lungo tempo aveva imbrattato i muri della città. A conclusione dell’inchiesta è arrivato nei giorni scorsi il decreto di condanna. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero