Cervaro, muore dopo una lite in strada: minore nei guai, era intervenuto per difendere il padre

Cervaro, muore dopo una lite in strada: minore nei guai, era intervenuto per difendere il padre
È  morto l’uomo  finito in coma al termine di una lite con un minorenne  di  Cervaro. Si tratta di B.I. sessantenne di origini romene spirato...

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È  morto l’uomo  finito in coma al termine di una lite con un minorenne  di  Cervaro. Si tratta di B.I. sessantenne di origini romene spirato nelle scorse ore ospedale Tor Vergata di Roma. L’uomo subito dopo la lite era stata elitrasportato nell’ospedale romano dov’è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, ha lottato per oltre una settimana, ma alla fine purtroppo la morte ha avuto il sopravvento. Il fatto risale al pomeriggio del 14 gennaio scorso quando l’uomo, a seguito di una lite con un minorenne cassinate  con un ragazzo, nella caduta aveva riportato un  grave  trauma cranico. Teatro del fatto l’ingresso di un bar che si trova in località Sordella, lungo la via Casilina, a Cervaro (in foto). L’uomo, secondo la ricostruzione dei carabinieri, era arrivato nei pressi del bar dopo un diverbio avuto con un automobilista lungo la via Casilina. Il romeno, in particolare, era alla guida della sua auto ma avrebbe iniziato a zigzagare tra le due carreggiate. Temendo il peggio era intervenuto un altro automobilista della zona bloccandolo e togliendo le chiavi dal quadro del mezzo. Da qui la decisione del romeno di dirigersi verso il bar, dove c’era il minorenne il quale, secondo una ipotesi, avrebbe difeso  il padre nel corso del litigio. Ma questa è solo un’ipotesi, le indagini degli uomini diretti dal capitano Giuseppe Scolaro, stanno ancora indagando. Il minorenne   era stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura dei minori di Roma con l’ipotesi di reato di lesioni aggravata.  L’autopsia, secondo la difesa del ragazzo, non avrebbe fatto emergere segni di un colpo al volto. Ma questo lo stabiliranno le nuove indagini alla luce del decesso. 


 Gli investigatori dell’Arma stanno ascoltando persone ed hanno acquisito le immagini dei circuiti di sicurezza che ci sono nella zona e solo all’esito di tutte le attività di polizia giudiziaria relazioneranno al magistrato che si sta occupando del caso.  

 

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Il Messaggero