Moria di pesci al lago di Canterno, scattano i controlli dei carabinieri

Lago di Canterno
Moria di pesci, in particolare carpe e carassi al Lago di Canterno. A...

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Moria di pesci, in particolare carpe e carassi al Lago di Canterno. A denunciarla gli ambientalisti e decine di turisti che, complici le belle giornate hanno affollato negli ultimi giorni le rive dello splendido lago tra i territori di Ferentino, Fiuggi, Trivigliano, Torre Cajetani. Hanno notato decine di pesci morti lungo le rive lanciando l'allarme. Sul posto sono arrivati immediatamente per un sopralluogo, i Carabinieri Forestali del comando provinciale di Frosinone, i volontari di Legambiente, la ASL di Frosinone e l'Arpa Lazio. La ASL ha provveduto immediatamente ad effettuare il prelievo di campioni d'acqua e delle carcasse dei pesci morti. Si attendono ora i risultati delle analisi. L'impressionate scena che appare agli occhi di chi si reca in questi giorni al lago di Canterno lascia adito a più di qualche preoccupazione. Centinaia di esemplari di carassio che galleggiano sulle acque, morti. Altrettante le carpe. Si tratta di pesci che hanno una caratteristica comune: sono di taglia grande, ovvero dai quattro chili in su. Un insolito fenomeno che è stato segnalato alla sezione dell'Ente Nazionale Protezione Animali e ai Carabinieri del Corpo Forestale dello Stato che hanno avviato le indagini. Vogliono vederci chiaro. Dalle prime analisi delle acque dalla quale è emersa una significativa ed inconsueta presenza di schiuma bianca della quale, però, non è stata ancora individuata la causa.  C'è da dire che i carassi sono pesci particolarmente sensibili al repentino innalzamento delle temperature. E' probabile che le condizioni climatiche di questi giorni hanno indotto i pesci all'anossia, provocandone la morte. Ma è solo un'ipotesi. Ma le indagini in corso aprono anche ad altre ipotesi: la più preoccupante è che il problema sia nato a causa di un fenomeno di inquinamento. Magari sostanze pericolose sversate nelle acque. Un impianto di depurazione sorge proprio a ridosso del lago: gestisce lo smaltimento delle acque reflue. La ASL, mensilmente e con l'ausilio del gommone dei Vigili del Fuoco che hanno la stazione poco lontano, effettua prelievi per l'analisi, vuole vederci chiaro e appurare se si tratta solo di sostanza organica oppure se nei campioni d'acqua prelevati sono presenti forme di solventi, metalli pesanti o altro. Da qui le indagini coordinate dai carabinieri forestali. Sul posto anche il capogruppo consiliare a Ferentino e segretario provinciale di SI, Marco Maddalena. "Scriverò immediatamente una lettera al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. La Riserva Naturale deve essere tutelata e finora gli Enti competenti non l'hanno fatto- ha spiegato Maddalena- si tratta di un'area che merita rispetto con interventi tesi a rispettare la qualità delle acque e le specie viventi esistenti. Chiederò nella lettera un intervento direttamente a Zingaretti".
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Il Messaggero