Visite a pagamento nello studio di Veroli, dirigente medico della Asl di Frosinone deve risarcire 20mila euro

Visite a pagamento nello studio di Veroli, dirigente medico della Asl di Frosinone deve risarcire 20mila euro
Dirigente medico della Asl di Frosinone - Franco Del Nero, di Veroli - condannato dalla Corte di Conti a risarcire l’azienda sanitaria locale di un danno erariale di 20mila...

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Dirigente medico della Asl di Frosinone - Franco Del Nero, di Veroli - condannato dalla Corte di Conti a risarcire l’azienda sanitaria locale di un danno erariale di 20mila euro. Il medico, tra il 2013 e il 2015, secondo quanto contestato dalla Guardia di Finanza e accertato nella fase di giudizio, aveva svolto attività professionale presso uno studio medico appartenente a lui stesso e alla moglie. In questo modo il medico ha violato l’obbligo di esclusività nei confronti della Asl.


A Del Nero, le Fiamme Gialle in verità avevano contestato un danno di circa 60mila euro, ma i giudici contabili hanno rimodulato l’importo. Gli stessi magistrati hanno respinto le obiezioni presentate dal convenuto.

Le accuse poggiavano sulle testimonianze dai pazienti dello studio privato. La difesa del medico ha contestato che solo poche di queste avevano confermato di essere state visitate dal medico e altri avevano riferito che si era trattato solo di consulti di emergenza.

Secondo i giudici, invece, «nel loro insieme tali dichiarazioni, riguardando quasi la metà delle persone sentite dalla Guardia di Finanza, escludono sicuramente che il Del Nero si sia limitato a prestazioni esclusivamente emergenziali. E poco importa, ovviamente, che le dichiarazioni di segno positivo riguardino prestazioni da lui rese verso l’autore della dichiarazione stessa; o, invece, verso un terzo».


La difesa ha anche obiettato che quelle prestazioni erano state rese a titolo gratuito. «Invero è fin troppo ovvio che qualsiasi prestazione presso uno studio medico privato, come quello a Veroli che è stato teatro delle visite effettuate dal convenuto - scrivono i giudici - sia stata remunerata dal rispettivo paziente; né tanto meno rileva il quantum dell’una o dell’altra prestazione medica. Se questo è vero, l’eventualità che il Del Nero possa aver sostituito un dato collega senza pretendere da questi alcun compenso non elide affatto il carattere obiettivamente remunerato di quella data prestazione, a carico del relativo paziente».

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Il Messaggero