Mattia, il bimbo impegnato sulla questione ambientale ha incontrato il Prefetto

La sede della Prefettura di Frosinone
La schiuma sul Sacco - quella che nell’ultima parte...

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La schiuma sul Sacco - quella che nell’ultima parte dell’anno ha fatto accendere i riflettori sul grave inquinamento del territorio con particolare attenzione al territorio di Ceccano - ha impressionato per l’incredibile portata del fenomeno e grazie alle vive proteste dei cittadini prima, e delle Istituzioni dopo, ha scatenato reazioni e l’interessamento del Governo sul caso. E’ stato di sicuro un periodo di grandi discussioni pubbliche, con il coinvolgimento delle televisioni e del mondo giornalistico nazionale. Indubbiamente si è fatto un gran parlare, insomma, dell’inquinamento del fiume Sacco e anche delle ondate di cattivi odori che spesso hanno accompagnato il fenomeno della schiuma. Deve essere stata proprio l’intensità delle reazioni dei più grandi ad aver incuriosito e anche un po’ preoccupato Mattia, un ceccanese di appena dieci anni che non è esagerato definire ‘bambino modello’. Particolarmente colpito da quanto lo stava investendo in termini di disagio per i cattivi odori e per le denunce pubbliche andate in  onda sui canali televisivi nazionali Mattia si è sentito in dovere di porsi qualche domanda e dopo aver chiesto aiuto ai suoi genitori ha preso la decisione di firmare un appello istituzionale. Una specifica richiesta di intervento rivolta direttamente al Prefetto di Frosinone attraverso una lettera scritta e firmata di suo pugno con la quale il piccolo ceccanese ha illustrato paure e timori per quanto stava accadendo sotto i suoi occhi. Una lettera tanto accorata da spingere S. E. il prefetto di Frosinone Portelli a decidere non solo di rispondere all’appello lanciato dal bambino ma addirittura a muoversi in prima persona per andare a conoscere Mattia. Così, lunedì scorso, le insegnanti della scuola primaria ‘Luigi Mastrogiacomo’ di Ceccano a metà mattinata all’improvviso si sono viste entrare il prefetto Portelli in persona, arrivato a Ceccano per conoscere e il bambino che tanto si era preso a cuore la faccenda dell’inquinamento. Una felice sorpresa non solo per la dirigenza ed il corpo insegnanti della scuola che con piacere hanno accolto il dottor Portelli e l’hanno immediatamente accompagnato nella classe di Mattia. Alla stretta di mano e alle presentazioni ufficiali ha fatto seguito un breve discorso con cui il prefetto ha voluto prendere impegni specifici con Mattia e anche con i suoi compagni, spiegando a tutti che oltre alle indagini che sono in corso lo stesso Portelli ha già predisposto l’uso dei droni per intensificare i controlli lungo le aree fluviali e che si stanno studiando interventi mirati, come quello della piantumazione di alberi che possano assorbire o, comunque arginare, l’inquinamento sul territorio. Da parte della famiglia di Mattia è arrivato, ovviamente, il sentito ringraziamento all’indirizzo del Prefetto per l’attenzione e la sensibilità mostrate rispondendo personalmente all’appello del piccolo. 
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Il Messaggero