La manutenzione del verde arranca a Frosinone, strade e marciapiedi diventano una giungla

Via Ciamarra invasa dai rami
Marciapiedi impraticabili, segnaletica invisibile, carreggiate ristrette, rami di albero da un lato all’altro della strada a formare quasi tunnel. La manutenzione del verde...

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Marciapiedi impraticabili, segnaletica invisibile, carreggiate ristrette, rami di albero da un lato all’altro della strada a formare quasi tunnel. La manutenzione del verde Frosinone segna il passo e non solo in periferia anche lungo le arterie principali del capoluogo.


Prima il lockdown per il Covid 19, poi la presenza di poco personale all’interno della cooperativa che gestisce la manutenzione del verde, hanno determinato una situazione fuori controllo. Il comune per il momento sta cercando di garantire la manutenzione del verde all’interno dei parchi, ma persino la De Vizia, la società che gestisce la raccolta rifiuti e che ha il compito anche di tagliare l’erba lungo i marciapiedi, fatica a stare dietro all’ordinaria manutenzione.

Il Messaggero ha fatto un giro per la città e la fotografia che ne emerge è che non solo in periferia ma anche nelle vie centrali l’abbandono regna sovrano.

Percorrendo viale Roma in direzione De Matthaeis subito dopo aver attraversato il ponte sul fiume Cosa il marciapiede lato destro è impraticabile con i rami degli alberi e l’erbaccia che oramai ha letteralmente invaso il passaggio destinato ai pedoni.


Basta spostarsi di qualche centinaio di metri e in via De Matthaeis, all’incrocio con via del Casone, la piccola aiuola è invasa da arbusti non potati che impediscono la lettura dei cartelli stradali. Proseguendo il giro in città arriviamo in via Mola Vecchia, altezza parco Fontanelle: qui l’erbaccia arriva a sfiorare la parte superiore della staccionata che delimita l’area parco dalla sede stradale. Un’immagine di verde incolto ovunque tanto da apparire un terreno abbandonato chissà da quanti anni.



Poco più avanti in via Ciamarra sembra ad un tratto di entrare in una vera e propria foresta con i rami degli alberi che da un lato all’altro della sede stradale si sono talmente allungati da sfiorarsi, creando una sorta di tunnel verde sotto il quale transitano le automobili.

Uno scenario naturalistico affascinante ma pericoloso per il fatto che la mancata potatura in caso di forte vento potrebbe far cadere pesanti rami sulle auto sottostanti. Da qualche giorno il comune ha annunciato il progetto con l’impiego di richiedenti asilo politico. Quattro migranti tirocinanti, con apposita retribuzione, presto entreranno in funzione per coadiuvare sotto diretta sorveglianza del comune gli uomini della cooperativa per migliorare la cura del verde.

Ma non è solo il verde pubblico a soffrire di manutenzione. Spesso anche i privati sono inadempienti nella manutenzione dei propri terreni. Così erbacce e rami di alberi invadono le strade pubbliche creando danni alla circolazione ed alla viabilità cittadina. Da due settimane il comune ha emanato un’ordinanza per obbligare i cittadini a mantenere puliti i terreni adiacenti alle strade cittadine.


I controlli sono affidati alla polizia locale ma al momento, causa poco personale presente in servizio, i sopralluoghi latitano. In caso di inadempienza da parte dei privati, dovrebbe intervenire il comune e poi chiedere i danni. Ma la burocrazia è lenta: occorre prima un atto di ingiunzione e solo dopo 30 giorni si può intervenire. In caso di motivi di sicurezza pubblica si agire subito con l’ausilio dei vigili del fuoco. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero