Maltempo nel Cassinate, ora si contano i danni: «Nostro dovere dare risposte»

Maltempo nel Cassinate, ora si contano i danni: «Nostro dovere dare risposte»
Dopo la forte ondata di maltempo che nel weekend ha colpito i comuni della Valle dei Santi, nel Cassinate, per i sindaci è il momento della conta dei danni. A riportare i...

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Dopo la forte ondata di maltempo che nel weekend ha colpito i comuni della Valle dei Santi, nel Cassinate, per i sindaci è il momento della conta dei danni. A riportare i disagi più gravi sono stati i comuni di Sant'Ambrogio, Sant'Apollinare, Castelnuovo Parano e Ausonia.

In particolar modo a Castelnuovo Parano molte sono state le case allagate, le strade off limits e le auto sommerse. «Si continua a mettere in sicurezza con rapidità. Purtroppo - spiega il sindaco di Castelnuovo Oreste De Bellis - ancora non siamo così bravi da fermare il diluvio e bloccare l'immensa forza dell'acqua che ha scavato e trasportato ciò che incontrava. Il torrente Fossato è stato di una forza inaudita scavando alveo con vere voragini e spostando addirittura dei massi. Il Monte Calvo ha buttato giù un mare di acqua è impossibile descriverlo solo vedendo i segni del disastro ci possiamo rendere conto, ma in ogni caso sono fiducioso che ancora una volta ci rialzeremo».

A Sant'Ambrogio e a Sant'Apollinare si sono verificate diverse frane, al punto che i sindaci Messore e Scittarelli sono stati costretti a chiudere diverse strade ed è ancora presto per il ritorno alla normalità. A mettere in guardia su quello che potrebbe ancora accadere nella giornata odierna è il sindaco di Ausonia, altro centro della Valle dei Santi messo in ginocchio dal maltempo. Spiega il primo cittadino Benedetto Cardillo: «Vista l'allerta gialla per criticità idrogeologica prevista per domani (oggi per chi legge), a seguito del nubifragio di sabato scorso si possono verificare fenomeni localizzati di erosione, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango; innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua minori, scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane. Anche in assenza di precipitazioni - spiega il sindaco - si possono verificare occasionali fenomeni franosi anche rapidi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili».

Intanto i sindaci si sono attivati con la regione Lazio, dopo l'interessamento dell'assessore Pasquale Ciacciarelli, nella giornata di ieri il delegato all'Agricoltura Giancarlo Righini ha annunciato: «Ho già dato mandato agli uffici competenti del mio assessorato di avviare l'iter per la richiesta dello stato di calamità naturale per i suddetti territori. E' nostro dovere, infatti, dare delle risposte immediate a quelle imprese che rischiano di pagare un prezzo altissimo di fronte a nubifragi».

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Il Messaggero