Malore nel turno di lavoro, sindacati in prima linea

Malore nel turno di lavoro, sindacati in prima linea
Accusa un malore e si accascia a terra durante il turno di lavoro in fabbrica. Nella tarda mattinata di ieri un'ambulanza è giunta nello stabilimento Stellantis di...

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Accusa un malore e si accascia a terra durante il turno di lavoro in fabbrica. Nella tarda mattinata di ieri un'ambulanza è giunta nello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano e per qualche minuto si è temuto il peggio. Le prime cure del personale sanitario del 118 hanno rassicurato sullo stato di salute dell'operaia, che è stata comunque trasferita all'ospedale Santa Scolastica di Cassino dove è stata tenuta sotto osservazione: il malore potrebbe derivare da un eccessivo stress. Tanto basta agli attivisti del sindacato di base FlmU-Cub per tornare ad accendere nuovamente i riflettori sulla sicurezza in fabbrica, su quelli che ritengono essere eccessivi carichi di lavoro e ritmi di lavoro frenetici. In modo particolare, i delegati dei Cub si soffermano su quelle che sono le criticità del fabbricato 7, dove ieri mattina si è verificato l'episodio.


«È allarmante - dicono - il problema sicurezza all'interno delle fabbriche del nostro territorio, possiamo ormai parlare di una vera e propria emergenza. I nuovi ritmi produttivi hanno imposto carichi di lavoro estenuanti anche per quelle lavorazioni un tempo ritenute leggere. Operai, con patologie dovute da anni di catena di montaggio, vengono collocati in aree di impostazione e preparazione del materiale».

I riflettori vengono puntati sul fabbricato 7 perché esattamente tre settimane fa, mercoledì 28 settembre, nello stesso reparto una lavoratrice addetta al controllo qualità è stata investita da un carrello ed è rimasta ferita ad una spalla. Sono solo coincidenze? C'è un problema nello specifico che riguarda il fabbricato in questione? Se per i Cub «i troppi infortuni di lavoro e troppe malattie professionali stanno proliferando a causa della mancanza di controllo», più cauto è invece Francesco Giangrande della Uilm, il sindacato più grande e rappresentativo all'interno di Stellantis, che evidenzia: «La sicurezza sul lavoro è una cosa seria, non si può generalizzare, bisogna vedere nel merito. Certamente ci sono alcune postazioni di lavoro dove vanno risolte alcune problematiche e, soprattutto, bisogna vigilare». Non nasconde le problematiche il segretario della Fim-Cisl Mirko Marsella che sottolinea: «Bisogna fare molto di più, serve più prevenzione e formazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro. E' un tema che non riguarda solo Stellantis ma tante fabbriche del territorio».

Dell'importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro si parlerà anche nella mobilitazione che la Cgil ha indetto per sabato 8 ottobre a Roma: la Fiom di Cassino sarà presente con molti delegati e dal sindacato ricordano che il 4 ottobre del 2019 nello stabilimento Fca Cassino Plant fu proclamato lo sciopero unitario dopo la morte in fabbrica del giovane operaio di Pontecorvo, Fabrizio Greco. A distanza di tre anni esatti, uno sciopero, anche se solo di tre ore, è stato indetto dalle Rsa e Rls della Adler Evo di Cassino, azienda appartenente al terziarizzato Stellantis. Lo sciopero - che ha visto in prima linea la Filca-Cisl - è stato proclamato a causa dell'ennesima caduta di uno degli stampi, presso il reparto presse. «Uno scampato infortunio sul lavoro» evidenziano gli attivisti della FlmU-Cub.
 

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Il Messaggero