Il rispetto delle stringenti norme anti-Covid e il cambio di location hanno segnato il rito dell’Incoronazione della Madonna Assunta, il primo post pandemia. Le...
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Quindi prima che i sacerdoti decidessero di fare il passo indietro, rinunciando alla petizione presentata al sindaco. La firma in calce alla lettera è del Cardinale Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. Per la prima volta, dopo l’unificazione delle diocesi di Montecassino con Sora, nel corso della cerimonia del 14 agosto viene impartita la Benedizione Apostolica.
«Il Santo Padre – scrive Parolin - si unisce all’atto di affidamento a Maria da parte dell’intera città a perenne testimonianza della predilezione che la Santa Madre di Dio ha avuto nei confronti di codesto popolo».
«Papa Francesco – continua la lettera del Segretario di Stato - che ben conosce la figliale devozione Mariana dei cari cassinati, desidera unirsi spiritualmente a tale momento di fede e di gioia ed esprime il suo apprezzamento per l’eloquente gesto della cittadinanza alla Patrona, quale e ulteriore segno di riconoscenza».
La missiva è terminata con la benedizione apostolica del Santo Padre alla città e alla Diocesi. Una lettera, quella arrivata dal Vaticano il 6 agosto, a due giorni esatti dalla revoca della delibera di giunta n. 162 e il giorno in cui i parroci, firmatari della sottoscrizione, rispondono al sindaco Salera annunciando di andare avanti con la proclamazione di Cassino a Civitas Mariae (Città di Maria), e letta ieri mattina in piazza, sembra voler dire che il Vaticano è vicino al vescovo.
In piazza Corte c’è il primo cittadino Enzo Salera, c’è il presidente del Consiglio Barbara Di Rollo, c’è la giunta al completo, ci sono i consiglieri di maggioranza presenti quasi al completo.
A loro si unisce anche qualche esponente di opposizione. L’amministrazione è coesa. Partecipa composta e ascolta. Non appena il vescovo depone la corona d’oro sulla Madonna le campane dell’abbazia di Montecassino si uniscono al suono a festa delle campane della Concattedrale. Il sindaco emozionato invece commenta: «E’ una ricorrenza importante per la nostra Cassino da secoli».
In merito alla benedizione del Papa, che arriva solo ora, dopo le polemiche dei giorni scorsi, Salera sottolinea: «Abbandoniamo le polemiche. Vediamo solo l’aspetto positivo: il Papa ha impartito la benedizione alla nostra città». Il programma di ieri se il Consiglio avesse ratificato la delibera avrebbe visto lo svolgimento della cerimonia delle chiavi.
La consegna al sindaco delle chiavi su un cuscino rosso che, a sua volta, Salera avrebbe dovuto consegnare alla Madonna. A conclusione della cerimonia il vescovo Antonazzo prende di nuovo la parola, invoca ‘maggior rispetto morale e civile’. Ringrazia i sacerdoti. Ma non ringrazia l’amministrazione comunale. Un particolare che viene notato da tutti, come il gelo da parte del vescovo nei confronti del Comune.
«Abbiamo rivendicato – ribadisce Salera – la laicità dell’amministrazione comunale. Nel momento in cui la proposta sarà inclusiva e non divisiva l’amministrazione prenderà dei provvedimenti conseguenti. Ora si era creata una divisione nella città. Il primo compito – conclude - è di non alimentare la divisione ma di cercare a tutti i costi la coesione della città». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero