Libro sulle Marocchinate, minacce all'autore e alla Lega: indaga la Digos

Libro sulle Marocchinate, minacce all'autore e alla Lega: indaga la Digos
Indagini della Digos di Frosinone sul volantino di minaccia nei confronti di Emiliano Ciotti, presidente dell’associazione nazionale vittime delle Marocchinate, del deputato...

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Indagini della Digos di Frosinone sul volantino di minaccia nei confronti di Emiliano Ciotti, presidente dell’associazione nazionale vittime delle Marocchinate, del deputato Francesco Zicchieri e del consigliere regionale Angelo Tripodi, entrambi esponenti pontini della Lega.


L’episodio risale a venerdì scorso quando Ciotti ha presentato il proprio libro, “Le marocchinate. Cronaca di uno stupro di massa”, nella libreria Carinci nel capoluogo ciociaro. Al termine dell’incontro Ciotti ha trovato, posizionato sulla propria auto, un volantino con l’immagine di un cappio e il seguente messaggio: «Leghisti, razzisti, bast***i, dovete morire. Impiccati tu, Salvini, Zicchieri e Tripodi! Fate attenzione a quello che fate! Evviva gli immigrati e i musulmani!». È l’opera di un mitomane oppure si tratta di qualcosa di più serio?

Sul caso hanno avviato gli accertamenti gli agenti della Digos di Frosinone, agli ordini del dirigente Alessandro Asturaro, che sono stati informati dell’accaduto soltanto ieri con una denuncia-querela formalizzata dallo stesso Ciotti. Gli investigatori, tra le altre cose, passeranno al vaglio i filmati registrati dalle telecamere della videosorveglianza comunale.

In una nota stampa Ciotti, Zicchieri e Tripodi commentano: «Condanniamo senza mezzi termini gli autori di questo gesto vigliacco consumato al termine della presentazione del libro che accende i riflettori sulle torture, sugli stupri e sulle uccisioni di massa in Italia da parte dei goumier inquadrati nel Corpo di spedizione francese durante la seconda guerra mondiale».

LA VITTORIA LEGALE

Intanto, a proposito delle Marocchinate, Ciotti rende noto che nei giorni scorsi la Corte dei Conti ha accolto il ricorso di una vittima, difesa dall’avvocato dell’associazione Mauro Sabetta, per il riconoscimento della pensione di guerra. «Un diritto per il quale la signora - spiega Ciotti - ha dovuto combattere contro il ministero dell’Economia e la Ragioneria territoriale dello Stato di Frosinone che si opponevano al riconoscimento eccependo la tardività della domanda». Mentre Tripodi e Zicchieri fanno sapere che la Lega continuerà a battersi «in Regione Lazio e in Parlamento per l’approvazione di una proposta di legge che istituisca il Giorno del Ricordo anche per le vittime delle Marocchinate». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero