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Un suggestivo e coinvolgente viaggio nell’antica Ferentinum, alla scoperta di 26 siti archeologici di varie epoche e dei tesori più nascosti lasciati dalla dominazione dell’impero romano. A renderlo unico, però, sarà l’inedita e spettacolare visita nel cuore del teatro romano, il cui piano di recupero rientra tra i cinque più importanti finanziati di recente in Italia.
A organizzare il tour, aperto a giornalisti nazionali e stranieri (saranno oltre trenta) per far conoscere e diffondere il vasto patrimonio architettonico della città gigliata, è stato l’Archeoclub d’Italia del presidente Rosario Santanastasio in collaborazione con la Soprintendenza e il Comune. L’appuntamento è in programma domani a partire dalle 9.15. Per l’occasione è stato messo a disposizione un bus esclusivo che partirà dalla Capitale alla volta della Ciociaria. Sarà una giornata all’insegna della storia secolare che fa di Ferentino uno dei centri di grande interesse archeologico, non solo della provincia.
A tutti i partecipanti saranno consegnate sia brochure illustrative dei luoghi sia radioline individuali, nel rispetto delle norme anti Covid, per consentire di seguire le spiegazioni degli archeologi. L’itinerario prevede diverse tappe: Porta Montana, Palazzo dei cavalieri Gaudenti, mercato romano, percorso di Marianna Dionigi, avancorpo dell’acropoli (epoca sillana), acropoli, duomo, Porta Portella, grangia circenstense, copia dell’epigrafe del Senato romano di Ferentino, chiesa di Santa Maria Maggiore, Archi di Casamari, testamento di Aulo Quintilio Prisco, percorso delle mura poligonali, Porta Sanguinaria, cripta di S. Lucia, Porta Sant’Agata e Porta Stupa. Il clou sarà la visita del teatro romano e, vista l’eccezionalità dell’evento, sarà presentato il progetto di restauro degli ambienti con la riqualificazione anche della cavea.
I COMMENTI
«Il teatro romano, grazie a una grande opera appena finanziata, vedrà il recupero di tutti gli elementi. Siamo dinanzi a un modello innovativo su scala nazionale, una vera città-laboratorio della rinascenza per l’Italia, a pochi chilometri da Roma» ha spiegato Claudio Lo Monaco, consigliere nazionale di Archeclub d’Italia. «Stiamo condividendo un percorso di valorizzazione e riqualificazione del nostro patrimonio - ha sottolineato il sindaco Antonio Pompeo -. Siamo riusciti a centrare un obiettivo importante: un finanziamento che ci darà la possibilità di arrivare alla fase esecutiva e riportare agli antichi splendori i siti di Ferentino come il teatro romano. Siamo dinanzi a un progetto internazionale e ci siamo arrivati grazie all’associazionismo che quotidianamente ha aiutato a mantenere anche pulito il sito». «Il progetto ha come obiettivo quello di recuperare l’intera area, riportare alla luce la rimanente parte del teatro attualmente interrata e procedere al suo conseguente restauro» ha affermato l’architetto Paolo Culla. «Ferentino è un museo all’aperto e siamo in presenza di un modello nazionale di ripartenza» ha dichiarato Antonio Ribezzo, presidente della sede di Ferentino di Archeoclub.
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Il Messaggero