Atina, ritorna la magia del jazz. Annunciate le date, il festival rende omaggio al dj Coccoluto

Atina, ritorna la magia del jazz. Annunciate le date, il festival rende omaggio al dj Coccoluto
Ad Atina torna a battere il cuore del jazz. E lo farà, ancora una volta, nella suggestiva cornice di piazza Marconi, alle spalle del palazzo ducale, location che rende la...

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Ad Atina torna a battere il cuore del jazz. E lo farà, ancora una volta, nella suggestiva cornice di piazza Marconi, alle spalle del palazzo ducale, location che rende la manifestazione unica nel suo genere. L’annuncio è stato dato ieri dal direttore della rassegna, Daniele Bartolomucci: a luglio si alzerà il sipario sulla trentacinquesima edizione di Atina Jazz. Un festival che negli anni ha portato nella cittadina della Val di Comino le più importanti voci nazionali e internazionali del genere musicale. «Pur tra mille difficoltà, come si può ben immaginare, la nostra macchina organizzativa si è rimessa in moto» ha sottolineato. Già, ha riacceso il motore dopo lo stop della scorsa estate imposto dalla pandemia di Covid, che ha tenuto spente le luci sui palcoscenici italiani.

Ora, però, Atina Jazz riparte con tutta la propria forza. E sarà un ritorno dal vivo, live, in presenza, sempre nel rispetto delle prescrizioni per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Nessuno, nemmeno l’indimenticato Vittorio Fortuna, vulcanico ideatore del festival nel lontano 1986 e poi scomparso nel 2004, poteva immaginare che un giorno la sua creatura avrebbe dovuto arrendersi al virus, seppur per una stagione. Ma la sua viscerale passione per i ritmi e le note che risuonano ormai da oltre un secolo è stata contagiosa, al punto che il palco del jazz di Atina è tra i primi a riprendersi la scena.
«L’obiettivo della nuova edizione è quello di confermare il prestigio che il brand di Atina Jazz incarna e di rinnovarne lo spirito culturale attraverso la diffusione di una nuova idea, quella imposta giocoforza dalle limitazioni sanitarie, del “progetto tematico” l’Italia in Jazz» afferma il direttore artistico del festival, Leonardo Manzari. Perché questa scelta? «Per due motivi – aggiunge -. Il primo perché l’Italia ha contribuito in modo importante allo sviluppo e all’evoluzione del nuovo genere musicale e vogliamo pertanto far rivivere la tradizione jazzistica tricolore; il secondo perché la direzione del festival ritiene fermamente che in questi tempi moderni la nostra penisola possa garantire e offrire al pubblico appassionato di questa musica colta un’offerta probabilmente “non mainstream”, ma sicuramente attraente e innovativa per certi versi nel periodo culturale che stiamo vivendo». Tutto questo, dunque, sarà la trentacinquesima edizione. Sul palco del centro storico della città sannita le luci si accenderanno per due weekend di luglio: quattro serate, quelle del 16, 17, 23 e 24, per vivere i concerti di alcuni tra i musicisti più noti del panorama.

È assicurata l’esibizione, tra gli altri, di Sergio Cammariere e Nick The Nightfly. Quest’ultimo era amico di un altro famoso dj, Claudio Coccoluto, scomparso nel marzo scorso a Cassino. Era nato a Gaeta, ma Cassino era diventata la sua casa. E Atina Jazz, nell’appuntamento di chiusura, lo ricorderà con un evento tributo.

 

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Il Messaggero